artrite e cbd

Artrite e CBD: una terapia efficace?

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ARTRITE E CBD

Che cos’è l’artrite?

L’artrite è una condizione infiammatoria che può coinvolgere una o più articolazioni e può colpire persone di qualsiasi età, compresi i bambini (artrite giovanile). Esistono diverse forme di artrite, ma le più comuni sono:

  • osteoartrite
  • artrite reumatoide
  • artrite psoriasica

L’osteoartrite è un’alterazione degenerativa cronica della, che nella fase iniziale risulta asintomatica poiché il dolore compare solo quando la lesione interessa i tessuti circostanti alla cartilagine, essendo quest’ultima priva di innervazione.

L’artrite reumatoide è una patologia definita da un’infiammazione cutanea e articolare ed è di origine autoimmune. Colpisce principalmente le in modo simmetrico, ma può coinvolgere molti organi del corpo, come i polmoni. L’artrite reumatoide è da due a tre volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini e, in generale, compare tra i 40 ed i 60 anni.

L’artrite psoriasica, come suggerisce il nome stesso, colpisce circa il 30% dei soggetti affetti da psoriasi, una malattia infiammatoria della pelle. Questa forma di artrite può interessare qualsiasi articolazione del corpo e si manifesta solitamente con sintomi circoscritti, come gonfiore e rigidità muscolare.

Cause

Le cause del dolore artritico dipendono dalla forma di artrite; possono essere di origine traumatica, metabolica, infettiva, autoimmune e idiopatica. Tuttavia, tra i potenziali fattori scatenanti troviamo:

  • Lesioni
  • Metabolismo anormale
  • Ereditarietà
  • Infezioni
  • Disfunzione del sistema immunitario
  • Stress
  • Affaticamento
  • Dolore addominale
  • Fumo

L’alimentazione svolge sicuramente un ruolo importante nella gestione dell’artrite, sebbene non sia noto che alimenti specifici, sensibilità o intolleranze alimentari possano causare la malattia. Gli alimenti che aumentano l’infiammazione, in particolare i cibi di origine animale e le diete ricche di zucchero raffinato, possono peggiorare i sintomi.

Alcuni fattori di rischio sono stati associati all’artrite e tra questi troviamo:

  • Età (il rischio di sviluppare la maggior parte delle forme di artrite aumenta con l’età);
  • Sesso (la maggior parte dei tipi di artrite è più comune nelle donne e il 60% di tutte le persone con artrite sono donne);
  • Fattori genetici (geni specifici sono associati a un rischio maggiore di alcuni tipi di artrite);
  • Sovrappeso e obesità (l’eccesso di peso può contribuire sia all’insorgenza che alla progressione dell’artrosi del ginocchio);
  • Occupazione (alcuni lavori che comportano piegamenti ripetuti del ginocchio, sono associati all’artrosi del ginocchio).

Sintomi

I sintomi dell’artrite variano ampiamente a seconda del tipo e possono svilupparsi gradualmente o improvvisamente. Poiché l’artrite è molto spesso una malattia cronica, i sintomi possono andare e venire o persistere nel tempo. Tuttavia, ci sono dei segnali chiave che invitano il paziente a consultare un medico:

  • Dolore: il dolore da artrite può essere costante o meno, può interessare una parte o più parti del corpo;
  • Gonfiore: in alcuni tipi di artrite la pelle sopra l’articolazione interessata diventa rossa e gonfia e risulta calda al tatto;
  • Rigidità: è un sintomo tipico che si presenta più facilmente la mattina al risveglio o dopo essere stati seduti a lungo. Con alcune forme di artrite, la rigidità può verificarsi dopo l’esercizio o può essere persistente;
  • Difficoltà a muovere un’articolazione: spostare un’articolazione o alzarsi da una sedia risulta difficile e/o doloroso.

Qual è la correlazione tra artrite e CBD?

Attualmente non esiste una cura generale per le diverse forme della malattia. Il trattamento per l’artrite mira a controllare il dolore, ridurre al minimo il danno articolare e migliorare o mantenere la funzione e la qualità della vita.

I farmaci antinfiammatori non steroidi (FANS), ad esempio, contribuiscono ad alleviare il dolore e l’infiammazione ma sono associati ad alcuni effetti collaterali, come l’ematemesi (vomito con sangue), infarti, ictus. Il paracetamolo, invece, utilizzato per abbassare la febbre e alleviare il dolore artritico, può innescare problemi epatici e renali. Gli steroidi possono ridurre l’infezione, ma aumentare il rischio di infezioni e cataratta, mentre i farmaci antireumatici rallentano i danni alle articolazioni, ma possono causare gravi infezioni.

Grazie ad alcuni studi, è stato provato che il CBD svolge un ruolo nella modulazione del sistema immunitario, il che significa che può aiutare nel trattamento di condizioni autoimmuni come l’artrite reumatoide.

Artrite e CBD: le proprietà antinfiammatorie del cannabidiolo

L’interazione e l’inibizione di alcuni recettori, rendono il CBD una potenziale forma di trattamento per queste condizioni.

Nel 2006 è stato condotto uno studio in cui alcuni medici hanno somministrato per 5 settimane l’olio di CBD a pazienti affetti da artrite reumatoide. Al termine dello studio, gli esperti hanno constatato un’importante attenuazione del dolore e dell’infiammazione.

Nel 2013 è stato pubblicato uno studio nella rivista Rheumatology, che aveva scoperto il legame del CBD e del THC ai recettori CB2. Lo studio sottolineava che legandosi direttamente al sistema endocannabinoide, la cannabis interessava il sistema di autoriparazione del corpo. Il CBD in particolare, si è rivelato in grado di stimolare la rigenerazione del tessuto osseo e di proteggere l’apparato scheletrico.

In uno studio condotto dal dottor Yankel Gabet e citato nel Journal of Bone Health, è stato dimostrato che il CBD favorisce una guarigione avanzata delle ossa, stimolando e accelerando lo sviluppo della matrice collagenica, la quale fornisce la base del nuovo tessuto osseo. Secondo il dotto Gabet, la cura con il cannabidiolo permette alle ossa di guarire più velocemente e di risultare addirittura più resistenti alle rotture.

Secondo la Mayo Clinic, la dose quotidiana raccomandata per il dolore cronico è da 3 a 30 mg di CBD, per almeno 25 giorni. Sono consigliati anche gli estratti di canapa grezza ricchi di CBDA (da 1 a 6 dosi giornaliere). Si raccomanda di consultare il proprio medico prima di procedere con l’assunzione.

 

 

Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi.

Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.

 

 

FAQ

Secondo studi clinici, i tempi approssimativi di azione del CBD per diverse modalità di assunzione sono:

  1. Assunzione orale:
    • Inizio d’azione: 30 minuti – 2 ore
    • Effetto completo: 2-6 ore
  2. Inalazione:
    • Inizio d’azione: entro pochi minuti
    • Durata degli effetti: 1-3 ore
  3. Applicazione topica:
    • Inizio d’azione: 15-45 minuti
    • Durata degli effetti: diverse ore (localizzati)
  4. Assunzione sublinguale:
    • Inizio d’azione: 15-30 minuti

Questi tempi sono approssimativi e possono variare da persona a persona. La dose, la sensibilità individuale e la natura dei sintomi influenzano l’efficacia e la durata del CBD. Iniziare con una dose bassa e regolare gradualmente è consigliabile, e consultare un medico prima dell’uso terapeutico del CBD è importante.

Secondo gli studi effettuati, il CBD agisce nel corpo interagendo con il sistema endocannabinoide (SEC), un complesso sistema di segnalazione presente in molti organismi, compresi gli esseri umani. Ecco i principali effetti del CBD sul corpo:

  1. Riduzione dell’infiammazione;
  2. Gestione del dolore;
  3. Controllo dell’ansia e dello stress;
  4. Regolazione del sonno;
  5. Riduzione delle crisi epilettiche;
  6. Supporto per il benessere mentale;
  7. Riduzione della nausea;
  8. Effetti antipsicotici;
  9. Benefici per la pelle;
  10. Influenza sulla digestione.

Tuttavia, ricorda che gli effetti del CBD possono variare da persona a persona, e l’uso del CBD per scopi terapeutici dovrebbe essere supervisionato da un professionista sanitario.

Gli studi hanno dimostrato che la durata dell’effetto dell’olio di CBD dipende da diversi fattori e può variare. Ecco i principali fattori da considerare:

  1. Dose: una dose più elevata di CBD può avere effetti più duraturi rispetto a una dose più bassa;
  2. Metodo di somministrazione: il modo in cui si assume il CBD influisce sulla sua durata. Ad esempio, l’assunzione per via orale tende ad avere effetti più duraturi rispetto alla vaporizzazione;
  3. Tolleranza individuale: la tolleranza al CBD varia da persona a persona. Alcune persone possono mantenere gli effetti più a lungo, mentre altre possono sviluppare una tolleranza più rapidamente;
  4. Scopo dell’assunzione: la durata dell’effetto può variare in base allo scopo dell’assunzione. Ad esempio, l’uso del CBD per il controllo del dolore potrebbe avere una durata diversa rispetto all’uso per l’ansia o il sonno.

In generale, gli effetti del CBD solitamente iniziano entro 30-60 minuti dall’assunzione e possono durare da 4 a 6 ore.

Il costo del CBD in farmacia può variare in base alla marca, alla concentrazione e al tipo di prodotto. Tuttavia, il prezzo medio di un olio di CBD in farmacia in Italia può variare da circa 30 a 80 euro per una confezione di 10 ml con una concentrazione moderata di CBD. Le variazioni dipendono dalla marca e dalla qualità del prodotto. È importante notare che i prodotti di alta qualità possono essere più costosi ma offrono una maggiore affidabilità e efficacia.

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