La legalizzazione della cannabis è un argomenti ancora delicato, soprattutto in alcuni Paesi che continuano a condannare l’uso della marijuana in qualsiasi settore. Tuttavia, nei Paesi in cui la cannabis è legale, sono in corso numerose ricerche. Una delle ultime riguarda la diminuzione dei ricoveri in affido.
Secondo un nuovo studio realizzato in America, infatti, la legalizzazione della cannabis ricreativa sarebbe associata ad una diminuzione di almeno il 10% dei ricoveri in affido. Si tratta di una percentuale piuttosto importante, che comprende anche le riduzioni dei collocamenti a causa di abusi fisici, negligenza, incarcerazione dei genitori e uso improprio di alcol e altre droghe.
Questo significa che, se la cannabis fosse legalizzata a livello nazionale, ci sarebbe un risparmio di centinaia di milioni di dollari sui costi stimati per i sistemi di affido ogni anno.
Cannabis legale: cosa dice lo studio sul sistema di affidamento
La ricerca è stata effettuata dagli studiosi dell’Università del Mississippi. Essi hanno analizzato i dati provenienti da diverse fonti, soffermandosi sulle loro differenze. Questo ha permesso loro di confrontare le tendenze nei sistemi di affidamento negli stati che hanno legalizzato la cannabis con quelli negli stati non legali.
Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Economic Inquiry, hanno affermato che “Le stime più prudenti implicano che la legalizzazione provoca una diminuzione di almeno il 10% del totale dei ricoveri in affido, con effetti maggiori negli anni successivi alla legalizzazione e per i ricoveri in affido a causa di problemi specifici di benessere dei bambini”.
Lo studio, inoltre, esamina il potenziale impatto economico di queste diminuzioni. Una ricerca precedente ha, infatti, rilevato che un singolo collocamento in affido costa in media $25.000. La nuova ricerca suggerisce che la legalizzazione a livello nazionale “ridurrebbe l’onere finanziario del sistema di affidamento di circa $675 milioni all’anno“.
I ricercatori hanno utilizzato i dati dell’Adoption and Foster Care Analysis Reporting System dal 2000 al 2017 e altre fonti, per rilevare differenze insignificanti tra gli stati prima della legalizzazione. Tuttavia, i collocamenti in affido sono gradualmente diminuiti negli stati che hanno emanato la riforma.
Gli esperti hanno proposto alcune teorie per spiegare questa tendenza. “Potrebbero verificarsi effetti diretti, in quanto l’uso stesso della marijuana provoca comportamenti che influiscono sul benessere dei bambini o perché cambia la probabilità di usare altre droghe”, hanno sottolineato.
Conclusioni
Queste ricerche sono fondamentali per l’evoluzione culturale, economica, scientifica. Sono l’inizio di una nuova era, o forse il ritorno ad un passato che probabilmente, ad oggi, ci risulta più attuale di quanto pensiamo. Diffondere questi dati significa informare e l’informazione, si sa, è alla base di qualsiasi argomento si voglia affrontare.
I Paesi in cui la cannabis è già legale o che sono in procinto di legalizzarla, sono certamente avvantaggiati anche dal punto di vista scientifico. Essi, infatti, hanno più libertà nell’effettuare ricerche di questo tipo. Gli studi non hanno l’obiettivo di convincere, ma semplicemente di informare, per dare la possibilità di osservare a tutto tondo il mondo della cannabis.
Noi di CBD Therapy ci teniamo a contribuire alla diffusione di questi dati spesso sottovalutati e ci auguriamo che le ricerche proseguano in questa direzione.