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Oggi la società ci impone ritmi sempre più frenetici. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che molti di noi abbiano difficoltà a trovare la giusta concentrazione. Ognuno cerca di trovare la soluzione migliore per mantenersi vigile: un caffè, uno spuntino o una semplice passeggiata, ma non è sempre facile ritagliarsi del tempo nell’arco delle giornate. Alcuni studi confermano che il CBD sia in grado di mitigare la riduzione di memoria causata dal THC. Pertanto risulta possibile che il cannabidiolo abbia concrete proprietà per supportare la concentrazione e la memoria.
Scopriamo perché e cosa dice la scienza a riguardo!
I luoghi comuni sul CBD e la risposta dell’OMS
Esistono molti luoghi comuni errati associati agli effetti del CBD. Per via del legame tra questo cannabinoide e la specie Cannabis sativa, molti suppongono che la molecola sia controproducente per chi ha bisogno di restare vigile e concentrato.
Sono in molti a pensare erroneamente che, poiché il THC (cugino psicotropo del CBD) riduce la capacità di concentrazione, anche il Cannabidiolo produca lo stesso effetto. Tuttavia è stato ampiamente dimostrato che non è così. La struttura chimica del CBD non permette un legame con i recettori CB1, associati a motivazione e umore, allo stesso livello di affinità del THC.
Inoltre, nel 2018, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottoposto il CBD ad una approfondita revisione. Dopo aver esaminato tutte le ricerche scientifiche disponibili, l’istituzione ha concluso che “il Cannabidiolo non mostra alcun effetto potenzialmente associabile ad abuso o dipendenza”, aggiungendo che “al momento, non esistono prove dell’uso di CBD a scopo ricreativo, né di problemi di salute pubblica associati al consumo di CBD puro”.
Per capire se il CBD può davvero migliorare la nostra abilità di concentrazione, dobbiamo comprendere meglio i fattori che influiscono sulla nostra capacità di attenzione.
Perché abbiamo difficoltà a concentrarci sulle nostre mansioni?
Potrebbe trattarsi semplicemente di una radio che suona in sottofondo, ma quando è necessario concentrarsi, anche il più piccolo rumore può distrarre. In questi casi, la soluzione è facile: eliminare l’elemento di disturbo. Tuttavia, esistono molti altri fattori che possono influire notevolmente, come la mancanza di sonno, lo stress e i disturbi cognitivi.
Il sonno svolge un ruolo fondamentale ed una eventuale carenza può compromettere la nostra salute, nonché i nostri livelli di concentrazione. La mancanza di sonno, infatti, ostacola l’apprendimento e l’abilità di acquisire dati. Inoltre, può annebbiare la mente, e compromettere le capacità motorie e di giudizio.
Gli effetti della privazione del sonno sulle performance cognitive sono ben illustrati in un articolo pubblicato su Neuropsychiatric Disease and Treatment. È stato evidenziato che la mancanza di sonno può causare una riduzione delle funzionalità cognitive, aumentando i livelli della molecola neurochimica cortisolo.
Anche lo stress può indubbiamente influire sulla concentrazione e l’attenzione di un individuo. Diverse ricerche hanno evidenziato un potenziale legame tra livelli di cortisolo e meccanismi di reazione allo stress.
Una seconda ricerca, condotta dalla University of Limburg, ha rilevato che livelli di cortisolo più elevati possono provocare una diminuzione dell’attenzione. La combinazione di stress e mancanza di riposo può risultare un vero e proprio problema per la nostra concentrazione.
Cosa dice la scienza
Non esistono studi specifici relativi all’impatto del CBD sulla concentrazione. Tuttavia, sono state svolte alcune indagini sugli effetti della molecola nei confronti di sonno e stress. Questi due fattori influiscono negativamente sulla nostra capacità di concentrazione, pertanto i risultati dello studio potrebbero fornire dati importanti.
Iniziamo dallo studio sui legami tra sonno e CBD. In un esperimento durato cinque giorni, gli scienziati del Department of Neuroscience and Behaviour alla University of São Paulo hanno somministrato 2,5, 10 e 40mg/kg di CBD a ratti adulti. I risultati indicano che “la somministrazione acuta di CBD sembra aumentare il periodo di sonno totale, oltre ad aumentare la latenza del sonno durante le ore diurne”.
Uno studio pubblicato nell’International Journal of Neuropsychopharmacology ha rilevato effetti ansiolitici nei ratti a cui era stato somministrato CBD, grazie all’azione della molecola sulla segnalazione endocannabinoide. Tali risultati suggeriscono il coinvolgimento del sistema endocannabinoide nella gestione della reazione allo stress, anche se i test su soggetti umani sono ancora in corso.
Cbd e concentrazione: conclusioni
In base ai risultati descritti in precedenza, il CBD potrebbe potenzialmente rappresentare un rimedio per i problemi di concentrazione. La molecola non può rimuovere gli elementi di distrazione, come il telefono o i rumori dell’ufficio, ma potrebbe influire positivamente sul ciclo del sonno e sulla risposta fisiologica allo stress, due fattori essenziali.
È importante precisare che gli studi a riguardo sono ancora in fase pre-clinica o condotti su cavie animali, quindi per saperne di più dovremo attendere ancora. Ad ogni modo, consigliamo di consultare sempre un medico prima di prendere qualsiasi decisione.