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CBD e frutta fresca

CBD e frutta fresca: il cannabidiolo favorisce la conservazione?

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Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei cannabinoidi presenti nella cannabis. Molti studi hanno ormai confermato le sue preziose proprietà benefiche per l’uomo, tanto che ad oggi lo si trova in centinaia di prodotti, come creme cosmetiche, integratori, infusi e tanti altri. Tuttavia, il cannabidiolo pare non sia solo benefico per la nostra salute, ma che abbia importanti proprietà anche per quanto riguarda la conservazione del cibo, soprattutto della frutta fresca. Questa nuova scoperta proviene da un recente studio scientifico, pubblicato su ACS Applied Materials & Interfaces. La ricerca, infatti, si è concentrata sulle differenze tra le fragole che hanno ricevuto un trattamento con CBD e quelle che, invece, non l’hanno ricevuto. Cos’hanno scoperto gli scienziati sulla correlazione tra CBD e frutta fresca?

Continua a leggere per scoprirlo!

CBD e frutta fresca: il cannabidiolo prolunga la conservazione?

Secondo i ricercatori della Food Quality Laboratory dell’Università della Florida, l’olio CBD applicato sulla frutta fresca può agire come conservante che impedisce lo sviluppo di lieviti e muffe. Per lo studio, gli esperti hanno trasformato il cannabinoide in un film sottile, commestibile e invisibile, combinando l’isolato di CBD con polimeri biodegradabili.

Subito dopo il raccolto, i ricercatori hanno immerso le fragole nella soluzione risultante, poi in un secondo bagno di acido ascorbico e cloruro di calcio, che ha trasformato il rivestimento in un gel. Successivamente, le hanno conservate a 1°C per otto giorni e a 10°C per altri otto giorni. La frutta trattata con il cannabidiolo è stata poi valutata per la sua qualità visiva e per la carica microbica prima e durante la conservazione. Infine, gli esperti hanno classificato le fragole a seconda del loro aspetto.

I risultati di questo studio hanno dimostrato che l’olio CBD risulta efficace nel mantenere l’aspetto visivo delle fragole. Inoltre, il cannabidiolo ha inibito sia la crescita di lievito che di muffa. Gli autori della ricerca hanno sottolineato che le fragole trattate avevano una qualità complessiva migliore rispetto alla frutta non trattata.

“È stato dimostrato che il cannabidiolo (CBD) ha effetti antiossidanti e antibatterici. L’indagine sul potenziale del CBD come agente antiossidante e antibatterico, tuttavia, è ancora nelle fasi iniziali. Gli obiettivi dello studio erano preparare un isolato di cannabidiolo incapsulato (eCBDi), valutare l’effetto dei rivestimenti attivi commestibili di eCBDi sulle proprietà fisico-chimiche delle fragole e determinare se i rivestimenti di eCBDi e alginato di sodio potessero essere usati come trattamento post-raccolta per promuovere l’antiossidazione e l’attività antimicrobica e prolungare la durata di conservazione delle fragole”, hanno riportato gli scienziati nell’abstract dello studio.

Secondo i ricercatori, i risultati hanno evidenziato un deterioramento notevolmente ritardato per quanto riguarda la perdita di peso, l’acidità totale, il pH, l’ attività microbica e l’attività antiossidante delle fragole rivestite. Questo studio dimostra che le nanoparticelle di eCBDi sembrano essere un efficiente agente di rivestimento alimentare attivo.

CBD e frutta fresca: altri studi

In realtà non si tratta della prima ricerca che studia la correlazione tra CBD e frutta fresca. Infatti, anche precedenti studi hanno portato risultati positivi in merito. Altri studi hanno suggerito che il CBD sia un potente antimicrobico. Un team di ricercatori australiani, ad esempio, ha confermato le proprietà antimicrobiche del CBD. Il cannabinoide ha ucciso tutti i ceppi di batteri, compresi quelli altamente resistenti agli antibiotici esistenti; inoltre, è risultato efficace nel trattamento di un’infezione della pelle nei topi. I ricercatori hanno sottolineato che i batteri non sono diventati resistenti al CBD, anche dopo essere stati esposti ad esso per 20 giorni, ossia il periodo in cui i batteri possono diventare resistenti agli antibiotici.

Un altro studio condotto dall’Università della Danimarca, ha utilizzato il CBD come supporto per migliorare l’effetto dell’antibiotico contro un’infezione da stafilococco. Combinando il CBD con gli antibiotici, gli scienziati hanno evidenziato un effetto più potente rispetto al trattamento con i soli farmaci. Inoltre, hanno scoperto che, grazie al CBD, per uccidere un certo numero di batteri servivano meno antibiotici.

Uno studio del 2021, pubblicato su Postharvest Biology and Technology, ha esaminato il potenziale dell’olio CBD proprio come trattamento per ridurre la crescita microbica e prolungare la conservazione delle fragole. Questa ricerca ha dimostrato che l’olio CBD applicato direttamente alle fragole dopo il raccolto ha contribuito a mantenere l’aspetto visivo delle fragole e ha ridotto il carico microbico sulla frutta trattata.

Le proprietà antimicrobiche del CBD

Grazie a tutti questi studi sulla correlazione tra CBD e frutta fresca, i ricercatori sono giunti a quattro importanti conclusioni principali:

  1. L’olio CBD è potenzialmente efficace come trattamento antimicrobico per i cibi freschi;
  2. Il cannabidiolo prolunga la durata di conservazione e riduce la carica microbica delle fragole;
  3. Il CBD blocca la crescita di lieviti e muffe sulle fragole;
  4. Le fragole trattate con l’olio CBD hanno una qualità migliore.

In conclusione

Il CBD è un cannabinoide ricco di proprietà benefiche per il corpo umano e non solo. Certamente gli scienziati continueranno ad indagare sui suoi possibili impieghi, cercando di studiare tutti i meccanismi che permettono al cannabidiolo di agire efficacemente in diversi campi.

Non ci resta che attendere nuove rivelazioni!

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Fonti:

  • https://www.dolcevitaonline.it/nuovo-studio-il-cbd-potrebbe-prolungare-la-durata-di-conservazione-dei-cibi-freschi/
  • https://it.cannabis-mag.com/le-cbd-utilisee-comme-traitement-antimicrobien/