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Negli ultimi tempi l’hashish legale è diventato un prodotto particolarmente famoso e ricercato, soprattutto dagli amanti del fumo. La differenza sostanziale tra l’hashish legale e il fumo sta nel profilo terpenico e nella qualità della resina di cannabis. In questo articolo vi vogliamo parlare in particolare del Gorilla Glue Dry Hash, uno degli hashish più forti disponibili sul mercato.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e quali sono le caratteristiche che lo rendono così unico.
Che cos’è l’hashish?
Innanzitutto è importante capire cosa si intende per hashish. Generalmente definito “fumo”, l’hashish, a differenza dell’erba che normalmente si presenta sotto forma di cime essiccate, può assumere aspetti differenti in funzione del processo di estrazione. Questa sostanza si ricava dalle infiorescenze femminili della canapa sativa, precisamente dai tricomi, attraverso specifici processi manuali o in alternativa meccanici e chimici, che servono ad estrarne la resina. L’hashish può essere caratterizzato da una consistenza semi-solida, più o meno pastosa, e da colorazioni che spaziano dal giallo al marrone, fino ad arrivare al nero o al rossastro.
L’hashish si contraddistingue per la notevole concentrazione di THC (o tetracannabidiolo), il cannabinoide responsabile degli effetti psicoattivi, in grado di conferire una piacevole sensazione di euforia ed eccitazione, più o meno marcata a seconda delle modalità di assunzione.
A differenza della cannabis, l’hashish non è altro che resina allo stato puro, materia vegetale che può contenere altissime percentuali di cannabinoidi.
Le origini dell’hashish
Il nome hashish deriva dal termine arabo ﺣﺸﻴﺶ ḥašīš, che tradotto significa “erba”. Le prove raccolte circa la sua storia più antica sono piuttosto scarse. Tuttavia gli storici concordano su quella che è stata presumibilmente la sua prima apparizione storica in Arabia a partire dal X secolo.
I primi documenti storici, infatti, risalgono all’XI secolo, periodo in cui l’hashish fu ampiamente dibattuto dagli stessi legislatori musulmani per l’utilizzo nella loro cultura. A partire da quel momento, l’hashish si sarebbe diffuso rapidamente in tutto il territorio Arabo e in Medio Oriente, grazie anche alle caratteristiche proprietà euforizzanti e alla capacità di indurre più facilmente il sonno e il riposo.
Dal XIII secolo, l’hash si diffuse su scala globale. Furono le tribù mongole guidate da Genghis Khan a permetterne la circolazione, complici le numerose conquiste territoriali. Allo stesso periodo risale la stesura della prima monografia dedicata a tale sostanza, intitolata “Zahr al-‘arish fi tahrim al-hashish”, documento che, sebbene sia andato perduto, descriveva la rapida diffusione dell’hashish durante il XIII secolo.
Solo con l’apertura delle principali vie commerciali internazionali, il “fumo” si diffuse rapidamente anche in Europa, causando opinioni piuttosto contrastanti. Fu di fatto la rivoluzione industriale in Europa a determinare l’avvento di raffinate tecniche di setacciatura dei tricomi, le stesse che consentirono una più agevole raccolta della resina e un conseguente aumento della produzione di hashish e relativa distribuzione mondiale.
Gorilla Glue Dry Hash
Il Gorilla Glue Dry Hash è un nuovo tipo di Hashish coniato dal team di CBD THERAPY. Deriva dalla Gorilla Glue, una delle genetiche più ammirate dagli amanti della cannabis legale. Le sue origini sono frutto dell’incrocio tra tre mostri sacri, quali Chem’s Sister, Sour Dubb e Chocolate Diesel.
Si tratta di una genetica ibrida a predominanza indica davvero pregiata e deve il suo nome alla grande quantità di resina che produce. E’ proprio grazie a questa sua caratteristica che il Fumo Dry contiene un’alta concentrazione di CBD che in molte cime apicali supera addirittura il 24%. Il THC, invece, si mantiene sotto la soglia dello 0,5%.
Gorilla Glue Dry Hash: caratteristiche
Il profumo del Fumo Dry è probabilmente la prima cosa che colpisce. L’aroma dell’hash, infatti, è inebriante, intenso, fresco ed è in assoluto quello che assomiglia di più alle genetiche ricche di THC.
Il sapore è morbido e avvolgente; nel retrogusto si colgono sentori di bosco e di pino che si uniscono ad un intenso gusto di agrumi e di frutta matura e menta.
Inoltre, il Gorilla Glue Dry Hash non provoca la sensazione di bocca asciutta, fame chimica, prurito e secchezza oculare della versione non depotenziata.
Poiché il ceppo genetico è ricco di CBD, questo tipo di fumo presenta forti effetti rilassanti, capaci di placare ansia, stress, insonnia e altre problematiche.
Gorilla Glue Dry Hash: effetti
Gli effetti dell’hashish, come anche della cannabis, hanno entità diversa in base alla persona, alle sue condizioni fisiche e mentali, e al suo status generale nel momento in cui assume la sostanza.
Gli effetti collaterali dell’hashish vengono normalmente attribuiti ad uno dei principali componenti, ossia il THC, il quale, interagendo con particolari proteine presenti sulle membrane cellulari, rilascia dopamina e genera piacevoli sensazioni all’organismo.
A queste sensazioni si legano quelle di rilassamento, euforia e diminuzione della reattività fisica fino a casi di vera e propria sonnolenza. Un altro effetto può essere quello di un momentaneo e incerto aumento delle percezioni sensoriali, come quello dell’udito, dell’olfatto e della vista, soprattutto in condizioni notturne.
I principi attivi contenuti nell’hashish presentano, inoltre, anche proprietà sedative e narcotiche, capaci di disinibire le vie nervose connesse alla sensazione del dolore. Non a caso, l’utilizzo della cannabis è stato introdotto anche in campo terapeutico e viene utilizzato per alcuni tipi di terapia.
La cannabis terapeutica è utilizzata soprattutto per alleviare dolori, disturbi cronici, lesioni, artriti, fibromialgia e malattie reumatiche e neuropatiche.
Come si assume
Le modalità di assunzione dell’hashish sono diverse, ognuna delle quali consente di godere dei benefici di tale sostanza, esaltando le proprietà e l’azione tipica dei cannabinoidi.
La modalità più comune è senza dubbio lo spinello (o canna), dove la materia vegetale viene unita al tabacco per poi essere fumata esattamente come se fosse una sigaretta. Tuttavia negli ultimi tempi si sta diffondendo l’utilizzo del vaporizzatore, un particolare dispositivo elettronico in grado di scaldare la resina, mantenendone inalterate le proprietà ed esaltandone l’aroma.
L’hashish può essere assunto anche per mezzo di bong, cilum, e pipe ad acqua in grado di massimizzarne rapidamente il potenziale, accelerandone gli effetti. Si tratta di metodologie dalle origini antiche che vedono l’impiego di tabacco da miscelare al “fumo”, rendendo il sapore particolarmente marcato.
Infine, è possibile l’assunzione per mezzo di edibili, ossia particolari preparati da forno e lievitati come dolcetti, muffin e biscotti, che permettono di assumere la sostanza per ingestione. Tuttavia è importante ricordare che l’ingestione rallenta la manifestazione degli effetti dati dall’hashish, che in questo caso compaiono dopo almeno 30 minuti dall’assunzione.
Effetti collaterali
E’ fondamentale sottolineare che l’assunzione di hashish può causare alcuni potenziali effetti collaterali. Di seguito vi elenchiamo i principali:
- nausea
- vomito
- crampi allo stomaco
- perdita della coordinazione motoria
- aumento del battito e della pressione sanguigna
- maggiore frequenza della respirazione
- sonnolenza
- scarsa capacità decisionale
- depressione
- ansia
- attacchi di panico
- perdita di controllo e della capacità di prendere decisioni lucidamente
Sebbene tali manifestazioni tendano a scomparire rapidamente una volta concluso l’effetto della sostanza, l’hashish può potenzialmente determinare molteplici problematiche, anche a lungo termine, date da un’assunzione eccessiva, che può altresì comportare dipendenza.
Come capire se l’hashish è di buona qualità
Riconoscere un hashish di buona qualità spesso può risultare complicato. Tuttavia esistono alcuni piccoli accorgimenti che possono essere utili a comprendere la tipologia di fumo che abbiamo.
Normalmente l’hashish tende a sciogliersi ad una temperatura di circa 20°C, passando in questo modo dallo stato solido a semi-solido. Per verificare la qualità del prodotto occorre semplicemente mantenere tra le mani il pezzo di fumo. Più alta sarà la concentrazione di resina, minore risulterà il tempo necessario ad ammorbidirsi.
Anche il colore può essere utile in termini di qualità. Se mantenuto tra le mani qualche minuto, l’hashish di buona qualità dovrebbe solo scurirsi lievemente.
Un’ulteriore tecnica utile prevede l’accensione di un piccolo pezzo di hashish che, se di buona qualità, dovrebbe presentare piccole bollicine, senza prendere fuoco. Diversamente, si può essere in presenza di un prodotto di seconda o terza battitura e quindi di scarsa qualità. E’ importante poi prestare attenzione alla velocità con cui l’hashish brucia durante l’assunzione. Essa dipende di fatto dalla densità, ovvero dal rapporto tra resina e materia vegetale. L’hashish puro brucia lentamente e non lascia alcun genere di residuo. Anche il colore della cenere può rappresentare un ulteriore indicatore di qualità: più appare bianca, minori sono le probabilità che il fumo sia stato tagliato.
Tuttavia, per determinare se l’hashish sia di qualità o meno, l’esperienza dell’assuntore è fondamentale. Gli esperti, infatti, lo possono intuire facilmente dal sapore, che non dovrebbe mai presentare retrogusti sgradevoli o affumicati, ma esaltare il solo sapore intenso ed erbaceo tipico della resina. Se la fumata risulta intensa, corposa e piacevole, non abbiate dubbi, avete sicuramente tra le mani un prodotto di alta qualità!
Conclusioni
Il Fumo Dry è sicuramente tra i prodotti più apprezzati dai nostri clienti. Con le sue particolari caratteristiche, garantisce un’esperienza unica e indimenticabile. Tuttavia è fondamentale ricordare di utilizzarlo con consapevolezza e moderazione.
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