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Acne e CBD: come curare la pelle con il cannabidiolo

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ACNE e CBD

Che cos’è l’acne?

Con il termine acne si intende un’infiammazione cronica della pelle che causa comedoni (punti neri e bianchi), papule (brufoli), cisti superficiali e fistolizzazioni (quando nei casi più gravi le cisti si uniscono nella profondità della cute).

L’acne si può estendere nel volto, nel collo, nel torace e nel dorso.

Le ghiandole sebacee (chiamate anche ghiandole pilosebacee), da cui origina l’acne, nascono nello strato intermedio della pelle, chiamato derma.

In questo strato nascono anche i peli che hanno ciascuno una ghiandola che produce il sebo, ossia il grasso che rende la pelle elastica.

La massima produzione di sebo avviene intorno ai 10-12 anni, l’età in cui normalmente esplode l’acne.

Tuttavia l’acne può essere anche tarda o tardiva, cioè comparire nell’adulto senza che ne abbia necessariamente sofferto in età giovanile.

In base alle sue caratteristiche, l’acne viene distinta in:

  • Comedonica lieve
  • Comedonica grave
  • Papulo-comedonica
  • Papulo-pustolosa
  • Pustolosa
  • Pustolo-cistica
  • Cistica
  • Conglobata

Cause dell’acne

Le cause che portano alla comparsa di acne possono essere legate a diversi fattori, tra cui:

  • Squilibri ormonali
  • Predisposizione genetica
  • Cause batteriche
  • Fattori esterni (come igiene, inquinamento ambientale, stress)
  • Alimentazione troppo calorica
  • Disturbi ginecologici (cisti ovariche)
  • Assunzione di alcuni farmaci

Nel caso si fosse predisposti all’acne, occorre:

  • Evitare di schiacciare i punti neri
  • Evitare pulizie del viso
  • Struccarsi con creme di lavaggio
  • Non utilizzare trucchi in crema, ma trucchi minerali
  • Evitare di applicare creme sul viso
  • Evitare forti esposizioni al sole e lampade UV

Sintomi dell’acne

I sintomi più comuni che un soggetto affetto da acne può sperimentare sono:

  • Arrossamento del volto
  • Prurito
  • Pelle grassa
  • Bolle
  • Comedoni
  • Papule
  • Pustole
  • Noduli
  • Formazione di pus

Pur non essendo un disturbo grave, l’acne, quando si verifica in forma acuta, può causare cicatrici inestetiche e permanenti, che possono influenzare in modo negativo la psiche.

Acne e CBD: come può aiutare il cannabidiolo?

In passato si pensava che l’acne fosse una malattia causata da batteri presenti nel follicolo, capaci di produrre acidi grassi dotati di attività infiammatoria.

Successivamente, grazie a studi più recenti, si è dimostrato che i batteri svolgono un ruolo secondario, quindi il trattamento con antibiotici non è più indicato.

Inoltre, gli antibiotici che venivano utilizzati erano spesso poco tollerati dal fegato e reagivano con la luce del sole.

Attualmente il trattamento principale non prevede l’uso di antibiotici, ma viene scelto dal medico in base a diversi fattori, come la causa scatenante, la tipologia di acne che affligge il paziente, la gravità con la quale si manifesta e la risposta del paziente allo stesso trattamento.

Alcune ricerche recenti hanno dimostrato che il CBD può aiutare a curare l’acne e anche le cause sottostanti, come stress e ansia.

In uno studio condotto da Attila Olah, è emerso che il CBD ha il potenziale per essere un trattamento efficace.

La ricerca, infatti, ha sottolineato tre punti principali:

  • Il CBD riduce al minimo l’olio prodotto dalle cellule della pelle
  • Il CBD riduce la produzione di sebo
  • Il CBD riduce la crescita eccessiva dei sebociti

Inoltre, il cannabidiolo agisce anche come agente antinfiammatorio attivo e può prevenire le aree rosse che si formano intorno ai pori colpiti dall’acne.

Uno studio condotto dal Dr. Tamas Biro e da un team di scienziati in un’università ungherese, ha confermato che il CBD sarebbe un trattamento efficace in quanto previene la sintesi dei lipidi senza distruggere le cellule della pelle, aiuta a mantenere la pelle lubrificata prevenendo un’eccessiva produzione di sebo ed è più efficace nel trattamento dell’acne rispetto ai derivati ​​​​della vitamina A.

Acne e CBD: dosaggio

Il CBD può essere utilizzato sia per via orale sia ad uso topico.

Il consumo orale di olio al CBD può aiutare a trattare anche le cause del disturbo.

La dose raccomandata è da 5 a 20 gocce sublinguali giornaliere.

Si consiglia di consultare un medico specializzato prima di procedere con l’assunzione.

 

 

Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi.

Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.

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