cbd cos'è

Il CBD cos’è? Scopri di più sul cannabidiolo!

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Il cannabidiolo, meglio conosciuto come CBD, rappresenta uno dei principali cannabinoidi presenti nelle piante di Cannabis sativa. A differenza del tetraidrocannabinolo (o THC), il CBD non induce effetti psicoattivi, il che significa che non provoca la “sballo” comunemente associato al consumo di marijuana. La sua struttura e la sua funzione chimica offrono, invece, una varietà di potenziali benefici terapeutici senza alterare la percezione o il comportamento. Questa sua caratteristica distintiva ha contribuito ad una rapida crescita del suo interesse e della sua accettazione sia nel campo medico sia in quello del benessere personale. Ma esattamente il CBD cos’è?

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CBD cos’è: struttura chimica

Il CBD cos’è? Chimicamente, è uno dei più di cento composti cannabinoidi presenti nella cannabis. La sua formula molecolare è C₂₁H₃₀O₂, e ha una massa molecolare di 314.469 g/mol. La struttura del cannabidiolo include 21 atomi di carbonio, 30 di idrogeno e 2 di ossigeno. A livello strutturale, il CBD e il THC risultano molto simili, tuttavia presentano una leggera differenza nella disposizione degli atomi, che fa sì che i due cannabinoidi interagiscano in maniera differente con i recettori cerebrali CB1. Questa differenza è fondamentale per le diverse proprietà farmacologiche dei due composti.

Interazione con il sistema endocannabinoide

La struttura molecolare del CBD gli permette di interagire con il sistema endocannabinoide del corpo umano. Si tratta di un complesso sistema biologico di recettori, che regola vari processi fisiologici come ad esempio il dolore, l’umore, l’appetito e la risposta immunitaria. Esso comprende recettori endocannabinoidi, ligandi endogeni (cannabinoidi prodotti naturalmente dal corpo) ed enzimi che sintetizzano e degradano i cannabinoidi. I recettori più studiati all’interno di questo sistema sono il CB1, localizzato principalmente nel sistema nervoso centrale, e il CB2, presente prevalentemente nelle cellule del sistema immunitario.

Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide (ECS) del corpo, ma non nel modo diretto tipico di altri cannabinoidi. Infatti, mentre il THC si lega ai recettori CB1 e CB2 dell’ECS provocando effetti psicoattivi, il CBD ha un’affinità molto più bassa per questi recettori. Invece di legarsi direttamente, il cannabidiolo agisce più come un modulatore indiretto. In questo modo, può aumentare i livelli di endocannabinoidi naturali del corpo, inibendone la degradazione e aumentando la loro disponibilità nel sistema nervoso. Il CBD si lega, ad esempio, al recettore GPR55, spesso chiamato il “recettore orfano” perché la sua funzione non è ben compresa, e al recettore 5-HT1A, che è implicato nella serotonina, il cosiddetto “ormone del benessere”.

L’abilità del CBD di agire su più sistemi biologici, piuttosto che su un unico sito recettoriale, spiega il vasto spettro dei suoi potenziali effetti terapeutici. Questa azione modulatoria, infatti, aiuta a bilanciare le risposte del corpo a vari stimoli, contribuendo potenzialmente al trattamento di condizioni come l’ansia, il dolore cronico, la sclerosi multipla, alcune forme di epilessia e l’infiammazione.

CBD molecola: come viene estratto

L’estrazione del CBD è un processo delicato e di fondamentale importanza. Infatti, si tratta di un passaggio cruciale che determina la purezza, la potenza e l’efficacia del prodotto finale. Grazie alla crescente popolarità del CBD e alla sua legalizzazione in molte regioni, i metodi di estrazione sono diventati più avanzati, così da poter ottenere estratti di alta qualità che conservino i benefici terapeutici del cannabidiolo.

I metodi di estrazione più comuni sono:

  • Estrazione con CO2: questo metodo utilizza anidride carbonica supercritica per separare il CBD, altri cannabinoidi e terpeni dalla pianta. L’estrazione con CO2 è considerata uno dei metodi più efficienti e sicuri, poichè non lascia residui di solventi tossici e permette un controllo accurato sulla temperatura e sulla pressione, ottimizzando l’estrazione e la conservazione delle proprietà della pianta;
  • Estrazione con solventi: alcool etilico, butano, propano e alcool isopropilico sono tra i solventi più utilizzati per estrarre il CBD. Questi possono essere efficaci nell’estrazione di cannabinoidi, ma devono essere rimossi completamente tramite evaporazione, in quanto i residui possono essere nocivi per il consumo;
  • Estrazione con olio: questo metodo che comprendo l’uso di olio d’oliva, è utilizzato soprattutto per piccole produzioni o per uso domestico. In questo processo, la pianta è riscaldata per attivare i cannabinoidi, quindi immersa in olio d’oliva che assorbe i cannabinoidi, rendendo questa metodologia meno efficiente ma più accessibile.

Formulazioni di CBD

Dopo l’estrazione, il CBD è formulato in diversi tipi di prodotti per soddisfare le diverse necessità di consumo:

  • Oli e tinture: l’olio CBD e le tinture sono i formati più comuni e vengono assunti attraverso il metodo sublinguale, che permette un rapido assorbimento dei cannabinoidi nel flusso sanguigno attraverso i vasi sanguigni sotto la lingua;
  • Capsule e pillole: offrono una dose precisa di CBD e sono ideali per coloro che preferiscono un metodo di consumo simile a quello dei medicinali tradizionali;
  • Edibili: gli edibili, come gomme, caramelle e cioccolatini, rappresentano un modo gustoso e discreto per consumare CBD. Tuttavia, gli effetti si possono manifestare in maniera più lenta, poiché il CBD deve passare attraverso il sistema digestivo;
  • Creme e balsami: formulati per uso topico, questi prodotti sono applicati direttamente sulla pelle. Sono particolarmente utilizzati per il trattamento locale di dolore e infiammazione;
  • Liquidi per vaporizzatori: il CBD può anche essere vaporizzato e inalato attraverso l’uso di e-liquid. Questo metodo offre un assorbimento veloce e un facile controllo del dosaggio.

Con l’espansione del mercato del CBD, la disponibilità di prodotti affidabili e sicuri, adeguatamente testati e certificati, è aumentata notevolmente. Questo permette ai consumatori di scegliere il prodotto al CBD che meglio si adatta alle loro esigenze specifiche.

Sicurezza e tollerabilità

Generalmente, il CBD è considerato sicuro e ben tollerato dalla maggior parte delle persone. Gli effetti collaterali, se presenti, sono normalmente di lieve entità. Tuttavia, la sua interazione con altri farmaci può causare effetti avversi indesiderati. Pertanto, è sempre consigliato consultare un medico prima di iniziare una terapia a base di CBD, specialmente per chi è già sotto trattamento farmacologico.

CBD cos’è: in conclusione

Gli studi sul CBD continuano a svelarne proprietà benefiche per la salute umana. Certamente, la sua interazione con il sistema endocannabinoide e altri sistemi biologici nel corpo umano offre un’ampia gamma di possibilità terapeutiche. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere pienamente il suo potenziale e per integrarlo efficacemente e in totale sicurezza nei trattamenti medici e di benessere quotidiano.

 

FAQ

Numerosi studi hanno evidenziato i diversi effetti che il CBD ha sul corpo umano. Questi includono:

  1. Sollievo dal dolore: il CBD può ridurre il dolore interagendo con i recettori del dolore nel cervello e nel sistema nervoso;
  2. Riduzione dell’infiammazione: ha proprietà anti-infiammatorie che possono contribuire ad alleviare l’infiammazione;
  3. Controllo ansia e stress: può ridurre l’ansia e lo stress agendo sui recettori cerebrali coinvolti nella regolazione dell’umore;
  4. Miglioramento del sonno: favorisce il sonno e riduce i disturbi del sonno;
  5. Controllo delle crisi epilettiche: è stato approvato come trattamento per alcune forme di epilessia refrattaria;
  6. Supporto per la salute cardiovascolare: può ridurre la pressione sanguigna e proteggere contro danni cardiaci;
  7. Potenziale trattamento di disturbi neurologici: alcuni studi suggeriscono potenziali effetti positivi per il trattamento di diversi disturbi neurologici, come il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.

Il CBD, come riportato da alcuni studi, agisce sul cervello in diversi modi:

  1. Interazione con i recettori del sistema endocannabinoide: il CBD influisce sui recettori CB1 e CB2 nel sistema nervoso, contribuendo a regolare varie funzioni neurologiche;
  2. Modulazione del trasporto di neurotrasmettitori: il CBD può influenzare il trasporto di neurotrasmettitori come la serotonina e il glutammato, che sono coinvolti nella regolazione dell’umore, della cognizione e delle risposte al dolore;
  3. Riduzione dell’infiammazione: le proprietà anti-infiammatorie del CBD possono contribuire a proteggere il cervello da danni causati da processi infiammatori;
  4. Neuroprotezione: studi preliminari suggeriscono che il CBD possa aiutare a proteggere le cellule cerebrali dai danni causati da condizioni neurodegenerative;
  5. Modulazione dell’attività neuronale: il CBD può influenzare l’attività neuronale in varie parti del cervello, contribuendo a regolare funzioni cognitive, emotive e motorie.

In generale, il costo del CBD può variare da pochi euro per prodotti di bassa qualità o a bassa concentrazione, a diverse decine o centinaia di euro per prodotti di alta qualità o ad alta concentrazione. Tuttavia, il costo in Italia può variare a seconda di altri fattori, inclusi:

  1. Tipo di prodotto: oli, capsule, creme, edibili e fiori. Ogni forma può avere un prezzo diverso;
  2. Canale di vendita: il CBD può essere acquistato in farmacie, negozi di erboristeria, negozi online specializzati e altri negozi al dettaglio. I prezzi possono variare in base al canale di vendita e alla sua posizione.
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