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Erbe da fumare: le migliori alternative al tabacco

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Quando pensiamo alle erbe da fumare la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente la cannabis. Molti fumatori, infatti, prediligono l’utilizzo della marijuana miscelata al tabacco. Questa combinazione, infatti, permette di assaporare il contrasto tra l’azione stimolante della nicotina e la sensazione calmante della cannabis. Tuttavia il tabacco è una delle cause di molte condizioni patologiche, come il cancro ai polmoni. Per questo motivo molti assuntori cercano alternative più salutari soddisfacenti. Fortunatamente la natura offre diverse erbe alternative al tabacco, da utilizzare per rollare una canna.

In questo articolo abbiamo selezionato le migliori alternative al tabacco per creare la classica “mista”, così da aiutarvi nella scelta. Continuate a leggere per saperne di più!

 

Migliori erbe da fumare

La menta

La menta è sicuramente una tra le erbe da fumare aromatiche più versatili. Ha un inconfondibile aroma fresco che si adatta a qualsiasi accostamento, dal cibo alle bevande. In natura esistono 600 differenti varietà di menta: le più popolari sono la menta piperita e la spearmint. Questa erba rappresenta una valida alternativa al tabacco, in quanto si abbina perfettamente alla cannabis. Inoltre, la menta è ricca di vitamine, minerali, rame, ferro, magnesio, calcio e potassio.

Una volta essiccata, può essere utilizzata miscelata alle infiorescenze per rollare una canna o mediante un vaporizzatore. Il suo aroma fresco permette di esaltare il sapore dell’erba, senza compromettere gli effetti.

La damiana

La Turnera Diffusa, meglio nota come damiana, è una specie botanica che produce bellissimi fiori colorati. Appartiene alla famiglia delle Passifloraceae ed è originaria di Texas, America centrale/meridionale e Caraibi. Per molto tempo è stata utilizzata per le sue proprietà afrodisiache. In Messico, ad esempio, veniva integrata in una famosa bevanda per stimolare la libido. Tuttavia le sue origini sono molto piuttosto antiche: sembra, infatti, che persino i Maya la utilizzassero come rimedio olistico. Se utilizzata come alternativa al tabacco, la damiana provoca una leggera euforia, ideale da accostare alla cannabis.

Questa erba, inoltre, svolge un’azione termogenica in grado di stimolare il metabolismo. Viene tradizionalmente utilizzata anche per ridurre l’appetito o la fame chimica, causata dalla marijuana stessa. Come nel caso della menta, occorre essiccare i fiori per poi tritarli.

La salvia

La salvia, nota anche come Salvia Officinalis, è un’erba che spesso viene miscelata con la cannabis, in quando è in grado di esaltarne l’aroma. In cucina si utilizza soprattutto per aggiungere intensità e colore ai vari piatti. In natura esistono moltissime varietà di salvia, tuttavia la più apprezzata come alternativa al tabacco è la salvia bianca.

Fin dall’antichità veniva fumata durante le cerimonie e i riti spirituali. Gli americani, infatti, erano soliti bruciare rami di salvia durante i rituali di purificazione, chiamati “smudging”, per allontanare la negatività. Gli antichi Egizi e i Romani, invece, la utilizzavano per scopi principalmente culinari e terapeutici.

La salvia contiene tujone, canfora e cineolo, sostanze antiossidanti e antimicrobiche. Secondo alcuni studi, la salvia aiuterebbe addirittura a migliorare le funzioni cognitive. Essiccata, tritata e miscelata alla cannabis, la salvia provoca effetti delicati e piacevoli, rilasciando un aroma intenso.

L’erba gatta

L’erba gatta, il cui nome botanico è Nepeta Cataria, è da sempre usata per favorire la digestione e rilassare i muscoli. E’ originaria dell’Europa orientale, Asia centrale, Medio Oriente ed alcune zone della Cina. L’erba gatta è apparentemente molto simile all’erba dei prati, costituita da piccole foglie sottili e lanceolate. Come suggerisce il nome, è molto apprezzata dai gatti che l’assaporano per depurare il proprio intestino e beneficiano dei suoi effetti eccitanti ed euforizzanti.

Tuttavia, per quanto riguarda l’uomo, gli effetti sono diversi: se miscelata alla cannabis, infatti, non ne amplifica gli effetti psicoattivi, ma al contrario favorisce il benessere e il relax, esaltando l’azione del CBD. Utilizzata essiccata nella mista, aiuta a contrastare l’insonnia.

Il rosmarino

Il Rosmarinus Officinalis, meglio conosciuto come rosmarino, è un arbusto originario del Mediterraneo. Appartiene alla stessa famiglia della menta ed è un’ottima alternativa al tabacco. Fin dal 500 A.C., veniva utilizzato in ambito culinario e a scopo olistico; il rosmarino, infatti, è ricco di oli essenziali e di molte sostanze antimicrobiche, antibatteriche ed antinfiammatorie.

Se fumato, pur non svolgendo un’azione psicotropa, è in grado di rendere l’esperienza di assunzione ancora più piacevole, grazie al suo particolare aroma di resina, rinfrescante ed erbaceo.

Il luppolo

Il luppolo, il cui nome scientifico è Humulus Lupulus, è una pianta perenne e rampicante originaria del Regno Unito e di altre regioni europee, appartenente alla famiglia della Cannabaceae. Viene coltivata in ogni parte del mondo e utilizzata principalmente per la preparazione della birra. Risulta, infatti, utile per dare maggior sapore, grazie alla varietà di terpeni presenti, molto simili a quelli della cannabis. La prima coltivazione di luppolo documentata risale al 736 d.C. in Germania, regione che tutt’oggi risulta essere la prima al mondo nella produzione di questa pianta.

Grazie al suo sapore particolarmente intenso, oltre ad essere una valida alternativa al tabacco, viene spesso utilizzata in ambito olistico. I suoi fiori contengono alte concentrazioni di mircene, utile nel favorire un’azione rilassante. L’aggiunta di fiori di luppolo essiccato nella canna, quindi, permette di godere degli effetti distensivi, in grado di potenziare lo sballo derivato dalla cannabis e amplificando la percezione di benessere data dal CBD.

La camomilla

La Matricaria Recutita, conosciuta con il nome di camomilla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, nota per le sue proprietà rilassanti, calmanti e sedative. I suoi piccoli fiori, simili alle margherite, vengono essiccati per preparare un infuso adatto a favorire il sonno. Tuttavia, risulta essere anche una buona alternativa al tabacco se utilizzata insieme alla cannabis.

La camomilla aiuta ad enfatizzare il sapore dell’erba, rendendolo ancora più delicato e aromatico. E’ ideale per chi desidera contrastare l’ansia e lo stress, favorendo una migliore qualità del sonno.

La lavanda

Anche la lavanda (nome botanico Lavandula) può rappresentare un’alternativa salutare al tabacco, grazie alla sua versatilità. Questa pianta cresce in tutti i luoghi che presentano un clima mediterraneo.

Proprio come la marijuana, anche la lavanda contiene il terpene linalolo, noto per le sue proprietà calmanti, rilassanti e distensive, e utile nel combattere l’ansia. Numerosi studi inducono a ritenere che gli effetti del THC e del CBD siano potenziati grazie all’utilizzo della lavanda. Il caratteristico sapore agrodolce, accompagnato dal profumo fresco e aromatico, è ideale per accostarla alla cannabis. Inoltre, la lavanda aiuta a ridurre il pizzicore in gola tipico della cannabis, rendendo il gusto più morbido.

La valeriana

La Valeriana Officinalis è una pianta perenne originaria di alcune aree dell’Europa e dell’Asia. Si tratta di una pianta che raggiunge un’altezza di 1-2 metri, produce piccoli grappoli di fiori a forma di tromba, che rilasciamo un profumo dolce e delicato.

Sono principalmente le radici della pianta che si utilizzano a scopo terapeutico, per infusi e tisane. Se essiccate, sono perfette da aggiungere alla cannabis, grazie alle loro proprietà benefiche. La valeriana, infatti, è utile per ridurre l’ansia, combattere l’insonnia cronica e favorire il relax generale.

Il verbasco

Il Verbascum Thapsus, meglio conosciuto come verbasco, è una pianta originaria di Europa, Nord Africa e Asia, ma presente anche in America e Australia. Si distingue grazie al suo sapore delicato e i suoi fiori, una volta essiccati e fumati, producono pochissimo fumo. Già al tempo dei Romani questa pianta veniva utilizzata a scopi terapeutici, soprattutto per trattare le patologie legate ai polmoni. Ancora oggi si trova in erboristeria e viene usata per favorire la respirazione, grazie alla sua capacità di liberare e decongestionare l’apparato respiratorio.

Aggiunto alle infiorescenze di marijuana, il verbasco porta sollievo ai polmoni, permettendo di fumare con più serenità.

Le foglie di tè

Si, stiamo parlando delle stesse foglie di tè utilizzate per preparare le bevande calde. In realtà, esse rappresentano un’ottima alternativa al tabacco. Nel mondo esistono infinite varietà di tè, verde, nero, bianco, ecc.

Le foglie di tè sono perfette da abbinare alla cannabis e la scelta della tipologia più adatta varia a seconda della concentrazione di caffeina contenuta. Le varietà di tè più intense e corpose si abbinano maggiormente con la cannabis indica, mentre quelle più leggere e delicate sono ideali se miscelate alle infiorescenze di canapa sativa. Grazie alle proprietà energizzanti del tè, gli effetti della cannabis risulteranno ancora più amplificati.

Erbe da fumare: conclusioni

Naturalmente queste sono solo alcune delle erbe da fumare più utilizzate. Le erbe officinali aiutano ad amplificare e a potenziare gli effetti della cannabis, rendendo l’esperienza ancora più piacevole. Se stai cercando di smettere di fumare cannabis, potrebbe essere utile leggere il nostro articolo su “come smettere di fumare canne dopo anni”. Scopri strategie e consigli utili per aiutarti nel tuo percorso.

Per avere un aroma perfetto, inoltre, si possono aggiungere alle erbe alcune spezie, come ad esempio cannella, chiodi di garofano in polvere, fiori di camomilla, ecc. In questo modo avrete un gusto unico e gradevole!

 

FAQ

Quando si fuma CBD, il cannabidiolo viene inalato attraverso i polmoni e rapidamente assorbito nel flusso sanguigno. Ciò può portare a una serie di effetti che variano da persona a persona, ma solitamente includono:

  1. Sollievo dal dolore: il CBD è noto per le sue proprietà analgesiche;
  2. Riduzione dell’ansia e dello stress: molte persone riportano un effetto calmante e rilassante;
  3. Miglioramento dell’umore: alcune persone sperimentano un miglioramento dell’umore e una sensazione generale di benessere;
  4. Riduzione dell’infiammazione: il CBD ha proprietà antinfiammatorie e può contribuire a ridurre l’infiammazione nel corpo;
  5. Miglioramento del sonno: il CBD può aiutare a favorire un sonno più profondo e ristoratore;
  6. Altri effetti individuali: oltre agli effetti sopra menzionati, ci possono essere variazioni individuali nell’esperienza di fumare CBD, compresi eventuali effetti collaterali come secchezza delle fauci, sonnolenza o cambiamenti nell’appetito.

È importante notare che gli effetti del fumo di CBD possono dipendere dalla dose, dalla sensibilità individuale e da altri fattori. Inoltre, il fumo può comportare rischi per la salute, quindi è sempre meglio considerare alternative di somministrazione come l’olio di CBD o i prodotti alimentari.

Secondo gli studi, il CBD agisce sul cervello influenzando diversi sistemi e processi:

  1. Modulazione del sistema endocannabinoide: il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide del cervello, influenzando il rilascio di neurotrasmettitori e la regolazione dell’omeostasi;
  2. Riduzione dell’infiammazione: il CBD ha dimostrato proprietà antinfiammatorie, che possono contribuire a ridurre l’infiammazione nel cervello e nei tessuti circostanti;
  3. Antiossidante: il CBD ha proprietà antiossidanti che possono proteggere le cellule cerebrali dai danni causati dai radicali liberi e da altre sostanze dannose;
  4. Modulazione dell’attività neuronale: il CBD può influenzare l’attività elettrica dei neuroni, che può avere effetti sulla trasmissione del segnale nervoso e sulla funzione cerebrale generale;
  5. Promozione della neurogenesi: alcune evidenze suggeriscono che il CBD possa favorire la neurogenesi, cioè la formazione di nuove cellule nervose nel cervello, che potrebbe essere utile nel trattamento di disturbi neurologici;
  6. Riduzione dell’ansia e dello stress: il CBD ha dimostrato di avere effetti ansiolitici e riduttori dello stress, modulando l’attività di regioni cerebrali coinvolte nel controllo dell’ansia e delle emozioni;
  7. Alleviamento del dolore: il CBD può influenzare la percezione del dolore nel cervello, agendo su recettori specifici coinvolti nella trasmissione del dolore;
  8. Potenziale antiepilettico: il CBD è stato approvato per il trattamento di alcune forme di epilessia resistente ai farmaci, suggerendo un ruolo nel controllo dell’attività epilettica nel cervello.

È importante notare che molti degli effetti del CBD sul cervello sono ancora oggetto di studio e ricerca.

Le ricerche hanno evidenziato alcuni effetti avversi legati all’uso di CBD, pertanto in alcuni casi è sconsigliata l’assunzione, se non sotto stretto controllo medico:

  1. Interazioni farmacologiche: il CBD può interagire con alcuni farmaci, quindi è importante consultare un medico se si assumono farmaci prescritti;
  2. Donne incinte o che allattano: il CBD potrebbe non essere sicuro durante la gravidanza o l’allattamento, quindi è consigliabile evitarne l’uso;
  3. Persone con determinate condizioni di salute: individui con condizioni di salute specifiche dovrebbero consultare un medico prima di utilizzare il CBD;
  4. Bambini: l’uso del CBD nei bambini dovrebbe avvenire solo sotto stretta supervisione medica;
  5. Allergie o sensibilità: le persone con allergia alla cannabis o sensibilità a ingredienti del CBD dovrebbero evitarne l’uso.
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