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Glaucoma e CBD: il cannabidiolo può curare la pressione oculare?

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GLAUCOMA e CBD

Che cos’è il glaucoma?

Il glaucoma è una malattia che colpisce gli occhi, distruggendo lentamente la vista. Colpisce soprattutto gli over 40, e la sua incidenza aumenta all’aumentare dell’età. Sono circa 2 milioni di persone in Italia a soffrire di questa patologia e spesso ignorano di esserne affette. Il glaucoma, infatti, spesso non causa alcun sintomo, tanto da essere riconoscibile solo nel momento in cui la vista è ormai compromessa. Ne esistono due tipi: glaucoma ad angolo aperto e glaucoma ad angolo chiuso. L’angolo a cui la classificazione si riferisce è quello formato dalla giunzione tra iride e cornea, da cui fuoriesce la maggior parte dell’umor acqueo prodotto dal corpo ciliare dall’occhio. Quando è presente un’eccessiva produzione di umor acqueo oppure esiste un ostacolo che blocca il suo deflusso, si ha un aumento della pressione intraoculare. Questa danneggia il nervo ottico, che serve a trasportare i segnali visivi al cervello.

Il glaucoma può essere primario, se la causa di origine è sconosciuta, o secondario, cioè legato ad un’altra particolare condizione. Può essere, inoltre, acuto (si manifesta in maniera improvvisa con intenso dolore oculare e arrossamento congiuntivale, riduzione della vista, visione di aloni colorati attorno alle luci, cefalea, nausea o vomito) o cronico (non provoca sintomi particolari, per cui il paziente può rendersi conto della malattia solo nella fase terminale). Se non trattato in maniera adeguata, il glaucoma può portare alla cecità.

Cause del glaucoma

Tra i fattori che possono scatenare la malattia troviamo:

  • Presenza di alcune malattie (ipertensione oculare, miopia, diabete)
  • Emicrania
  • Occlusione dei vasi sanguigni oculari
  • Gravi infezioni oculari
  • Ereditarietà
  • Infiammazione
  • Pregressi traumi oculari
  • Utilizzo prolungato di alcuni farmaci (es. i cortisonici)

Sintomi del glaucoma

Nel caso del glaucoma ad angolo aperto, nelle prime fasi non ci sono segnali evidenti, tuttavia, per quanto riguarda quello ad angolo chiuso, possono comparire:

  • Cerchi o aloni multicolori
  • Dolore all’occhio o alla fronte
  • Arrossamento oculare
  • Visione sfocata
  • Cefalee
  • Nausea e vomito
  • Visione tubulare
  • Calo della vista

Nel caso del glaucoma non si può non parlare di prevenzione precoce. Una semplice visita oculistica può, infatti, bloccare o limitare la progressione della malattia prima che si verifichino danni importanti. Per questo motivo, dopo i quarant’anni si consiglia di sottoporsi ad almeno una visita oculistica ogni due anni.

Glaucoma e CBD: il cannabidiolo può essere una cura efficace?

Normalmente il glaucoma viene trattato in principio con l’uso di colliri. Le gocce aiutano a ridurre la pressione dell’occhio, anche se possono causare effetti collaterali quali bruciore o prurito, secchezza della bocca, visione confusa, cambiamenti a livello energetico, cardiaco e nelle pulsazioni. Se non è sufficiente, può essere prescritto anche un farmaco inibitore dell’anidrasi carbonica, che però può provocare depressione, calcoli renali, disturbi allo stomaco, minzione frequente, formicolio alle dita di piedi e mani. Nei casi più gravi, il paziente può essere sottoposto ad un intervento chirurgico.

Nel 2000 venne pubblicato uno studio nel Graefe’s Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology, in cui si affermava la riduzione della pressione intraoculare entro un’ora e mezza dalla somministrazione di CBD direttamente negli occhi dei conigli e il suo effetto durava più di 6 ore. Inoltre è stato constatato che anche l’occhio non trattato direttamente aveva subito una diminuzione della pressione, anche se l’effetto era durato 4 ore.

Grazie ad una ricerca scientifica presentata all’European Journal of Neuroscience, si è scoperto che l’applicazione del cannabidiolo direttamente nell’occhio umano attenuava entro 30 minuti la pressione intraoculare e raggiungeva la massima riduzione entro un’ora. Dopo ulteriori studi ed osservazioni effettuati, è stato confermato che i cannabinoidi risultano utili per il controllo della pressione nell’occhio, sia che vengano somministrati direttamente, sia che vengano utilizzati topicamente.

Il dosaggio raccomandato per il trattamento del glaucoma è di una dose giornaliera dai 15 ai 30 mg di CBD. Inoltre, può essere necessario anche l’utilizzo di THC.

Si consiglia di consultare il proprio medico prima di procedere con l’assunzione.

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Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi.

Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.

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