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Per una buona coltivazione, è necessario conoscere e saper riconoscere le malattie della cannabis. Anche questa pianta, infatti, non è immune a patologie e parassiti. In ogni sua fase di crescita, la pianta può essere colpita da malattie, che si dividono principalmente in due macro categorie: fungine e batteriche. Una delle cause principali riguarda gli squilibri ambientali, ma possono influire anche l’umidità, le condizioni di luce, i flussi d’aria e i livelli di pH. Spesso i coltivatori, soprattutto se principianti, hanno difficoltà ad individuare problemi come carenze nutritive, parassiti, muffe o errori di irrigazione.
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere una guida per aiutarvi a conoscere e riconoscere le principali malattie della cannabis. Per saperne di più continua a leggere!
Malattie della cannabis: la prevenzione è fondamentale
Quando si inizia una nuova coltura, la regola principale (che vale per tutte le coltivazioni) è sicuramente la prevenzione con prodotti naturali, insieme ad alcuni accorgimenti tecnici ed agronomici, quali:
- lavorazioni in ambienti sani
- qualità e salubrità del substrato
- potature/puliture del secco o del marcio
- concimazioni e stimolazione delle difese immunitarie
- irrigazioni controllate
Talvolta, nonostante questi accorgimenti, alcune piante più deboli rischiano ugualmente di ammalarsi. La prima regola fondamentale per riconoscere parassiti e malattie della cannabis è quella dell’osservazione. Il coltivatore deve prestare molta attenzione alla pianta, guardandola minuziosamente sia nella fase vegetativa sia in quella di fioritura. Deve essere di routine, infatti, controllare rami, foglie, fiori e terreno di coltura. Per diminuire ancora di più il rischio di malattie e parassiti, si consiglia sempre di lavorare sulla prevenzione e sulla stimolazione delle difese immunitarie delle piante.
Le principali malattie della cannabis
Nel paragrafo precedente, abbiamo sottolineato quanto sia importante osservare attentamente le proprie piante e cercare quanto più possibile di prevenire queste malattie. Tuttavia, sappiamo che la natura è spesso imprevedibile e tutti gli accorgimenti potrebbero non bastare. Ma quali sono le principali malattie della cannabis? Come possiamo riconoscerle e curarle? Di seguito ve lo sveleremo.
Le alghe
Le alghe sono organismi come le piante, in quanto svolgono la fotosintesi. Tuttavia sono prive di gambi, foglie e radici. Il loro ambiente ideale è caratterizzato da temperature calde, luce e nutrienti. Generalmente per la crescita delle piante l’acqua deve essere intorno ai 22° C, temperatura ideale anche per la formazione delle alghe.
Le alghe possono trovarsi dappertutto, nei tubi, nei contenitori nutrienti, nei secchi, in particolare nei contenitori che non sono opachi e che permettono alla luce di entrare. Proprio per questo motivo, si consiglia di utilizzare contenitori opachi. Quando la luce colpisce l’acqua ricca di nutrienti, infatti, si creano le condizioni ottimali per la loro crescita. L’aspetto delle alghe è simile ad una pellicola vellutata e viscida. In base al punto in cui si formano, si creano problematiche differenti. Quando si formano intorno alle radici, ad esempio, riducono l’ossigeno e ostacolano il corretto processo di nutrizione della pianta.
Quando le alghe stanno crescendo, è opportuno ripulire la struttura e sostituirla. Alcuni prodotti che si possono utilizzare per effettuare un buon controllo sono:
- H2O2;
- Argento colloidale;
- Luce UVC;
- Estratto di semi di uva
Prevenzione
La principale causa è la mancanza di ossigeno nell’acqua. Un metodo naturale per prevenire le alghe è di privarle della luce. Si consiglia, pertanto, di utilizzare tubi neri e ricoprire i cubi di lana di roccia con delle coperture di plastica nera o con geotessili antisolari.
Fusarium
I fusarium sono funghi che vivono nel terreno e che possono colpire le piante di cannabis. Questa malattia ha conseguenze piuttosto gravi, che può portare addirittura alla putrefazione della pianta. I metodi di prevenzione e controllo sono simili a quelli indicati per i funghi, nonostante i sintomi siano differenti. Normalmente le infezioni da Fusarium sono comuni nel clima caldo, poiché molto dipende dal tipo di terreno. In un terreno infestato, infatti, le spore possono rimanere inattive per molti anni.
Questa malattia è più evidente sulle foglie e sui gambi. Sulle foglie più basse si notano delle macchie scure, che possono diventare successivamente gialli e marroni. I gambi, invece, diventano gialli-marroni, per poi cadere. Quando vengono colpite le radici, marciscono e diventare necrotiche, assumendo un colore rosso.
Prevenzione
Per prevenire le malattie da Fusarium è fondamentale scegliere bene il tipo di terreno utilizzato. Alcuni, infatti, favoriscono la diffusione della malattia, diversamente da altri. I metodi di controllo più efficaci sono l’eliminazione e la distruzione delle piante infette e la sterilizzazione di tutti gli attrezzi utilizzati sulle piante malate. In generale, per proteggere le piante di cannabis da un’infezione fungina è opportuno:
- utilizzare compost adeguatamente invecchiato e l’infuso fatto con il compost;
- optare per il giardinaggio in vaso;
- usare miscele di terreno sterilizzate o pastorizzate e vasi nuovi;
- assicurarsi che il pH del terreno non scenda troppo;
- utilizzare fertilizzanti rinforzati con potassio e calcio.
Pythium
Il Pythium è un altro fungo parassita che può colpire le piante di cannabis, distruggendo le radici e impedendo la corretta nutrizione. Si sviluppa principalmente quando i livelli di umidità sono elevati e la temperatura è tra i 20° e i 30° C. Questa malattia colpisce le radici e il fogliame e le piante di marijuana giovani sono più a rischio. Il Pythium causa:
- ingiallimento delle foglie e bordi fogliari brunasti;
- la pianta appare avvizzita o stenta;
- le radici sono deboli e acquose;
- si creano dei filamenti all’interno delle radici.
Prevenzione
Questa malattia della cannabis viene spesso definita un’infezione secondaria, in quanto colpisce le piante già indebolite da stress, malattie, danneggiamenti, parassiti, scarsa quantità di nutrienti o condizioni di crescita poco favorevoli. Per prevenire il Pythium si consiglia di:
- utilizzare terreni ben drenati e pastorizzati;
- evitare eccessiva fertilizzazione ed eccesso di acqua;
- evitare stress;
- utilizzare il compost invecchiato e l’infuso fatto con composti che proteggono la pianta;
- lasciare il terreno asciutto fino ad una profondità di circa 2- 3 cm.
La muffa
Anche la muffa è una malattia fungina che può colpire le piante di cannabis. La più comune è la muffa grigia, che può causare rammollimenti e cancro al gambo, fino alla decomposizione delle radici. Solitamente si sviluppa nei climi secchi e quando le foglie sono ricoperte di rugiada. E’ fondamentale disinfettare l’attrezzatura da potatura, in quanto la muffa bianca si crea proprio nelle lesioni della pianta. La muffa danneggia maggiormente la pianta durante la fase di fioritura, attaccando le cime, le foglie e gli steli.
Inizialmente ha un aspetto biancastro e polverulento. Successivamente assume un colore grigio e marrone, ricoperto di peluria e nel tessuto danneggiato della pianta si forma il marciume che va dal marrone chiaro al marrone scuro. E’ necessario evitare di rimuovere la muffa da un germoglio vivo per impedire che si diffonda. Questa azione è molto più dannosa, perché nel rimuovere la muffa essa può trasferirsi in nuovi luoghi.
Prevenzione
Nelle coltivazioni indoor è fondamentale:
- tenere l’umidità al di sotto del 50%;
- annaffiare la pianta quando le luci sono accese o durante il giorno;
- eliminare i tessuti morti o morenti;
- controllare le foglie e assicurarsi che non ci sia umidità quando le luci sono spente;
Nelle coltivazioni outdoor, invece, non è possibile controllare le condizioni climatiche, ma si consiglia di utilizzare i seguenti prodotti:
- il bacillus subtilis è un batterio che attacca la muffa;
- il bicarbonato di potassio modifica il pH dell’ambiente da acido ad alcalino;
- l’olio di neem e l’olio di sesamo sono utili in quanto formano una barriera che impedisce la germinazione delle muffe.
Oidio
L’oidio rientra nelle malattie fungine e si caratterizza da un’ampia varietà di spezie. I fattori principali che influiscono nella contaminazione sono:
- vento;
- ventilazione dell’aria;
- talee contaminate;
- fattori esterni che possono rilasciare spore al giardino.
Inizialmente le infezioni si manifestano sulle superfici delle foglie e hanno le sembianze della farina o dello zucchero a velo. La diffusione di questa malattia può essere molto rapida e le piante infette ingialliscono precocemente, diventando marroni per poi morire.
Il rimedio migliore è quello di rimuovere le foglie infette. Questa operazione richiede molta attenzione, in quanto bisogna evitare di scuotere le spore nell’aria. Dopo aver rimosso la foglia, è necessario utilizzare un fungicida nel punto in cui si è creata la lesione dei gambi.
Prevenzione
La fase in cui è più facile curare la pianta di marijuana è quella vegetativa. Per prevenire l’aumento del contagio è necessario separare le piante e isolarle. Si consiglia, poi, di utilizzare un filtro all’entrata dell’aria per impedire l’ingresso alle spore. Le luci germicide UVC, inoltre, uccidono le spore di oidio che sono in volo. E’ consigliato utilizzare ionizzatori e ozonizzatori, che servono a rendere le spore inattive. E’ importante limitare l’umidità ed evitare di annaffiare le foglie di notte o con la luce spenta.
Septoria della foglia
E’ conosciuta anche come punto giallo della foglia ed è una malattia molto comune nelle coltivazioni indoor. Le conseguenze di questo fungo non sono mortali, ma riducono fortemente il raccolto. La Septoria è in grado di interferire con i processi della foglia, compresa la fotosintesi, limitandone la crescita. Si sviluppa principalmente dove il clima è caldo e umido.
Il colore delle foglie può essere giallo, bianco o marrone scuro. Le macchie normalmente sono piccole e si estendono con una circonferenza irregolare. La Septoria provoca la morte del tessuto infetto e uno stato avanzato può portare alla defogliazione. Per mantenere un buon controllo è necessario:
- potare foglie e rami infetti;
- utilizzare l’olio di neem;
- usare fungicidi a base di rame;
- utilizzare lo zolfo.
Prevenzione
Le coltivazioni esterne hanno un rischio maggiore di sviluppare questa malattia. In questo caso, le spore sono diffuse da acqua, animali e uomini. Un buon metodo di prevenzione è quello di rimuovere tutti i residui dal giardino e nebulizzare l’area con un fungicida. Anche gli attrezzi devono essere decontaminati.
Malattie della cannabis: conclusioni
Naturalmente queste sono solo alcune delle malattie della cannabis più diffuse. Per concludere, abbiamo visto quanto sia fondamentale osservare attentamente le proprie piante, per poter cogliere qualsiasi loro segnale. La cura e la prevenzione sono certamente la parte più importante di una coltivazione. Esse influiscono sulla resa finale e un prodotto di qualità è senza dubbio l’obiettivo di tutti i coltivatori.
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