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Astinenza da cannabinoidi: rimedi e consigli

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Quando parliamo di astinenza da cannabinoidi, ci riferiamo a coloro che fanno uso di marijuana ad alto contenuto di THC, il cannabinoide responsabile degli effetti psicotropi. La stessa cosa non avviene con la cannabis light, in quanto il livello di THC è molto basso, al contrario del CBD, presente in grande quantità. Più a lungo qualcuno consuma marijuana e in maggiori quantità, più alto è il rischio di provare qualche forma di astinenza. Tuttavia, fortunatamente si tratta di astinenza a basso impatto. A meno che non si stiano fumando enormi quantità di erba, infatti, trattare i sintomi di astinenza dalla cannabis non è poi così tanto diverso rispetto alla gestione di qualsiasi altra forma di astinenza leggera.

Ma perchè il THC provoca dipendenza? Quali sono i sintomi più comuni da astinenza da cannabinoidi e i rimedi naturali più efficaci? Continuate a leggere per saperne di più!

Cos’è l’astinenza da cannabinoidi

Come vi abbiamo accennato nel primo paragrafo, il principale responsabile dell’astinenza da cannabinoidi è il THC, o delta-9-tetraidrocannabinolo. Esso è il principio attivo presente in maggiore quantità nella marijuana ed è la causa dei suoi famosi effetti psicotropi. La sua interazione con il nostro sistema endocannabinoide è alla base degli effetti collaterali della cannabis. I più frequenti, infatti, derivano proprio dal modo in cui il THC si lega ai nostri recettori cannabinoidi.

Da questa interazione deriva anche il fenomeno di astinenza da cannabis. L’azione del cannabinoide sui recettori, infatti, ne altera il comune funzionamento. Nel momento in cui si interrompe l’assunzione, quindi, l’organismo reagisce. Il nostro cervello, stimolato da questa assenza, inizia ad inviare segnali alterati per comunicare al corpo che c’è qualcosa che non va. Tuttavia, i sintomi dell’astinenza da cannabinoidi sono normalmente meno intensi di quelli provocati da una droga pesante. Il THC, infatti, è considerata una sostanza psicotropa leggera, la cui interazione con il sistema endocannabinoide è comunque più lieve rispetto a molte altre molecole.

Cosa dice la scienza

La dipendenza da cannabinoidi è sicuramente una cosa reale e seria, da non sottovalutare. Interrompere qualcosa che dà dipendenza, causerà certamente uno scompenso al nostro corpo, anche se solo a livello molecolare.

Diversi studi hanno sottolineato che un’interruzione improvvisa dell’uso assiduo di cannabis innesca uno specifico tipo di sindrome da astinenza. Uno studio del 2017 ha affermato che questa sindrome da astinenza riguardava principalmente i “sintomi dell’umore e del comportamento di intensità da leggera a moderata“. Tuttavia, quando sono in corso altri disturbi mentali o somatici nel soggetto, i sintomi possono essere più gravi e può essere necessario un trattamento più intenso.

Un altro studio del 2011 ha dimostrato che circa il 9% delle persone che consumano cannabis potrebbe diventarne dipendente. Tuttavia questo numero è notevolmente inferiore al 67% riscontrato per l’uso di tabacco, al 22% per l’alcol e al 20% per la cocaina. Le statistiche, inoltre, mostrano che le probabilità di sviluppare una dipendenza se si prova la cannabis per la prima volta dopo i 25 anni sono praticamente pari a zero.

Secondo gli esperti, sarebbe proprio l’assenza di THC percepita dal corpo quando si smette di assumere marijuana, a causare i sintomi comunemente associati all’astinenza della cannabis.

Astinenza da cannabinoidi: sintomi

I sintomi da astinenza da cannabinoidi sono diversi e i più forti si manifestano in coloro che utilizzano la cannabis in modo assiduo. I sintomi più comuni sono:

Normalmente i sintomi psicologici dell’astinenza da cannabinoidi compaiono subito, mentre quelli fisici possono manifestarsi dopo alcuni giorni. Di solito raggiungono il picco il primo giorno dopodiché diminuiscono gradualmente. Entro una settimana, infatti, i sintomi dovrebbero essere notevolmente diminuiti, se non addirittura scomparsi del tutto. Alcune persone sperimentano qualche sintomo per un tempo più prolungato. Questo riguarda principalmente la memoria a breve termine, che potrebbe richiedere un po’ di tempo in più per riprendersi totalmente.

Astinenza da cannabinoidi: rimedi

Esistono diversi rimedi efficaci per trattare i sintomi dell’astinenza da cannabinoidi e la maggior parte di questi sono completamente naturali. Molti scienziati concordano sul fatto che il principale antagonista di questi sintomi sia il CBD. Il cannabidiolo, infatti, sembra sia in grado di lenire gli effetti del THC, soprattutto mal di testa, ansia e irritabilità. L’olio al CBD, i cristalli e persino la cannabis legale aiutano a superare la fase acuta dell’astinenza, riducendone i sintomi e favorendo l’attenuazione della dipendenza.

Insonnia

Il CBD naturalmente non è ovviamente l’unico rimedio naturale disponibile. Per l’insonnia, ad esempio, si possono utilizzare tisane o gocce di erbe naturali. Queste favoriscono il rilassamento e favoriscono un buon riposo notturno. Un infuso di camomilla, biancospino e melissa è l’ideale per trattare i sintomi principali: concilia il sonno ed è in grado di attenuare l’irritazione e l’aumento del battito cardiaco. La valeriana e la melatonina assunte in gocce, invece, favoriscono il rilassamento.

Irritabilità

L’irritabilità la si può combattere integrando uno stile di vita sano e regolare. Un buon ciclo di sonno e veglia è fondamentale per ridurre al minimo lo stress. Eventualmente si può optare per l’assunzione di integratori di vitamine e sali minerali per favorire l’equilibrio naturale dell’organismo. L’assunzione di calcio e magnesio aiuterà il corpo a combattere meglio l’astinenza da cannabinoidi.

Ansia

Per contrastare l’ansia, invece, si può utilizzare l’iperico, una pianta nota per la sua azione antidepressiva e sedativa. Si trova facilmente in forma di estratto secco o di infuso, ma anche come olio per massaggiare i muscoli tesi e distendere i nervi ipertesi.

Inappetenza

Smettere di assumere THC potrebbe provocare anche inappetenza. In questo caso è consigliato assumere cibi ricchi di vitamine del gruppo B e ad alto contenuto di acidi grassi omega-6 e omega-3. Gli integratori più efficaci per stimolare l’appetito sono gentiana lutea, tarassaco, angelica e radice di zenzero, che normalmente si trovano sotto forma di pillole o tisane.

Come prevenire l’astinenza da cannabinoidi

Come si dice, “prevenire è meglio che curare”! Ecco alcuni consigli per prevenire i sintomi dell’astinenza da cannabinoidi:

  • Mantenersi ben idratati: dopo aver eliminato la cannabis, si consiglia di bere circa 12 bicchieri al giorno di acqua. Meglio evitare le bevande zuccherate e a base di caffeina, in quanto potrebbero causare disidratazione e peggiorare i sintomi;
  • Fare attività fisica: i benefici di un esercizio fisico regolare sono indiscutibili. L’attività fisica, infatti, aiuta ad eliminare le tossine accumulate. E’ possibile scegliere un allenamento a piacere e dedicargli almeno 30 minuti al giorno;
  • Mangiare sano: alimenti come hamburger, patatine fritte, pizza e gelato possono aumentare la stanchezza e l’irritabilità. Meglio sostituirli con frutta e verdura fresche, magari insieme a carne magra;
  • Praticare tecniche di rilassamento: l’ansia è uno dei principali sintomi dell’astinenza da cannabinoidi. Esistono molti modi per combatterla, tuttavia praticare qualche tecnica di rilassamento è una delle strategie più semplici ed efficaci;
  • Introdurre abitudini per dormire meglio: dormire diverse ore in maniera profonda è un altro modo per affrontare i sintomi di astinenza. Un buon aiuto è quello di cercare di addormentarsi più o meno alla stessa ora tutte le notti. Questo contribuirà a normalizzare il ritmo circadiano del corpo che, a sua volta, migliorerà gradualmente le abitudini del sonno;
  • Chiedere aiuto: gli amici e la famiglia saranno sempre lì per dare supporto, sia fisico che emotivo. Se la situazione diventa eccessivamente pesante e difficile, non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto.

Conclusioni

Normalmente i sintomi da astinenza da cannabinoidi non durano più di qualche giorno e possono essere facilmente trattati in maniera del tutto naturale con erbe e altri composti.

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