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Bevande al CBD: in USA cresce l’interesse

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Il mercato del CBD alimentare si sta diffondendo in maniera sempre più ampia. Gli Stati Uniti sono senza dubbio al centro di questa diffusione, grazie ad un’offerta sempre più vasta e un crescente numero di aziende che si inseriscono nel mercato. In particolare, il settore che sta riscontrando maggior successo oggi è quello delle bevande al CBD.

Bevande al CBD: le aziende investono sul mercato

Le più grandi aziende del mondo si stanno interessando sempre di più all’industria del CBD alimentare, e in particolare alle bevande. Queste aziende, infatti, stanno ampliando la loro offerta, proponendo diversi prodotti a base di cannabidiolo, che variano dalle bevande al CBD agli alcolici con THC, con l’intento di allargare il loro mercato.

Tra queste c’è la Molson Coors Beverage Co. che nell’autunno 2021 ha ampliato la distribuzione della sua linea di bevande al CBD, “Truss”. La rete, partendo dal Colorado, ha raggiunto ben 17 stati oggi.

Anche la Canopy Growth Corp. ha lanciato “Quatreau”, la linea di bevande al CBD. Inoltre, ha da poco iniziato a collaborare con Karma Water, una società di bevande di New York, per il lancio di un’acqua al CBD che sarà presto distribuita negli Stati Uniti.

USA: il calo del mercato delle bevande al CBD 

Secondo un’analisi di mercato condotta da NielsenIQ, a marzo 2021 le vendite di bevande al CBD hanno registrano un calo del 32% nelle principali catene di negozi di alimentari, farmacie e minimarket, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che va a contrastare  l’aumento dell’offerta e l’utilizzo del CBD nel settore alimentare in generale.

Quello delle bevande, infatti, sembra essere il settore più colpito dalla crisi. Anche nel caso dei prodotti edibili al CBD, le vendite sono diminuite solo del 13%, nonostante l’interesse delle aziende del settore sia in costante crescita.

Bevande al CBD: perché cresce l’interesse

A causa del calo delle vendite che i drink alcolici stanno subendo da oltre dieci anni, i produttori si stanno impegnando per cercare nuovi prodotti da proporre come alternativa a quelli tradizionali.

La più colpita, tra gli alcolici, sembra essere la birra. Per i “Millennial”, infatti, la percentuale rappresenta il 25% e per la “Generazione Z” addirittura il 12,5%. Se consideriamo, invece, le generazioni “Baby Boomers” e “Generation X” la percentuale sale al 50%.

Certamente, negli ultimi anni c’è stato un netto miglioramento dell’offerta. Le bevande alla cannabis e al CBD hanno un sapore decisamente migliore rispetto a quello di qualche anno fa. Un altro motivo per il quale l’interesse di questo mercato cresce è la riduzione dei luoghi dove è concesso consumare cannabis, che quindi necessitano di un’alternativa.

A confermare l’interesse crescente anche le ultime ricerche di Aclara Research in collaborazione con Ipsos. Lo studio ha sondato l’opinione di 1.100 consumatori che vivono negli stati dove la cannabis è legale anche per uso ricreativo. Dai dati è emerso che, sebbene le bevande siano la forma meno comune per il consumo di cannabis, il settore è in crescita.

Europa e CBD alimentare

Nel dicembre 2020 la Commissione Europea ha confermato che il CBD poteva essere qualificato come alimento. Tuttavia, da allora non sembrano esserci stati passi avanti.

Al momento, infatti, numerosi progetti legati al CBD sintetico sono in fase di verifica e di valutazione del rischio da parte dell’Autorità Europea. Questa mancanza di progresso preoccupa non poco le aziende coinvolte nel settore, convinte che la Commissione Europea opti per un’inversione di rotta sullo stato del CBD.

Noi ci auguriamo naturalmente che non sia così e che anche l’Europa voglia fare quel passo in avanti tanto contestato. Magari partendo proprio dalle bevande al CBD.

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