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Cannabis light in italia

Cannabis Light Italia: news e aggiornamenti

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A seguito del caso di Fabrizio Cinquini

 

Giungono buone notizie dall’Avvocato Carlo Alberto Zaina, che attesta che il GIP di Lucca ha dissequestrato 72 Kg di Canapa Light e stabilisce che l’unico parametro di THC da utilizzare è quello dello 0,5%. Continuano in Italia i dissequestri che riguardano forniture di Cannabis Light in Italia  , ribadendo ulteriormente la legalità dei prodotto con THC inferiore allo 0,5%. Infatti la cannabis light in Italia non può essere sequestrata “preventivamente” se non viene provato che il livello di Thc supera lo 0,5%. Lo stabiliscono i giudici del tribunale del Riesame di Genova dopo la sentenza della Cassazione dello scorso 30 maggio.

Come riportato dall’articolo di SoftSecret

“” Dissequestrati 72 chilogrammi di cannabis light in Italia  a Fabrizio Cinquini e la compagna Lucia Pescaglini.
Il Tribunale di Lucca, a seguito di perizia che ha riscontrato una percentuale sotto lo 0,6% di Thc,
ha provveduto al maxi dissequestro.
E’ riconosciuta la regolare attività dell’azienda agricola della compagna.
Abbiamo intervistato il legale della famiglia Cinquini, Avv. Carlo Alberto Zaina
in merito alla vicenda del medico versiliese. ”

I nuovi sviluppi sul Dissequestro di Cannabis Light in Italia a Fabrizio Cinquini

Con il dissequestro di ben 72 chilogrammi di cannabis light in Italia  negli scorsi giorni siamo arrivati ad un nuovo sviluppo nella vicenda giudiziaria che vede coinvolto il Dottor Fabrizio Cinquini e la sua compagna Lucia Pescaglini.
Nell’ultima perquisizione effettuata durante l’estate erano stati rinvenuti circa 22 chili di cannabis (secondo il medico si tratta di una rimanenza di cannabis light in Italia del precedente dissequestro), qualche migliaio di euro in contanti e altro materiale.
Il Tribunale di Lucca ha, successivamente, convalidato l’arresto dei carabinieri e deciso per la custodia cautelare in carcere per il medico e per la detenzione domiciliare per la sua convivente, Lucia Pescaglini.

La situazione verificatasi la scorsa estate descritta dal nostro Fabrizio Dentini:

nello specifico, il verbale dei Carabinieri riporta il sequestro di: 22,387 Kg di marijuana, 5.160 euro in contanti e 2.520 dollari americani in contanti. In seguito a narcotest i carabinieri non hanno avuto dubbio, la sostanza sequestrata era in tutto e per tutto cannabis. Peccato però che il narcotest non sia utile a sostanziare quale sia il livello di THC presente nel materiale analizzato. Il che fa la differenza fra 22 chili di marijuana o 22 chili di nulla, penalmente parlando”.

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