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Grinder: cos’è e come scegliere il migliore

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Il grinder, conosciuto anche come tritaerba, è un piccolo accessorio utilizzato per tritare l’erba o il tabacco. Grazie alla macinatura, il grinder permette di aumentare il volume delle infiorescenze, ottenendo un fumo o una vaporizzazione più omogenei. Le tipologie di grinder disponibili sul mercato sono molteplici: è possibile scegliere tra diversi materiali, forme e dimensioni.

In questo articolo vi vogliamo mostrare le varie alternative, valutando le differenze e le analogie tra i grinder più diffusi ad oggi. Un piccolo aiuto per guidarvi nella scelta!

Cos’è il grinder?

Il grinder è certamente lo strumento più usato dai consumatori di cannabis, in quanto permette di sminuzzarla rapidamente. Normalmente, questo accessorio presenta una forma cilindrica ed è costituito da due parti complementari tra loro. Ognuna di queste, dispone di piccoli dentini a piramide, a cilindro o a scaglie, anch’essi complementari, indispensabili per la macinazione delle infiorescenze. I modelli di grinder più moderni sono caratterizzati da una terza parte che, attraverso un filtro a rete, permette di separare resina e tricomi dalle erbe tritate. In questo modo è possibile produrre autonomamente hashish pressato, ricavato dalla macinatura delle cime di cannabis.

Il grinder, inoltre, offre importanti vantaggi: permette di ottenere una combustione omogenea e consistente ed è utile per riscaldare in maniera uniforme un’alta quantità di tricomi, ricavando più sostanze attive. Soprattutto quando si utilizza un vaporizzatore per assumere cannabis, la scelta del grinder diventa fondamentale, in quanto tritare l’erba finemente consente di riempire il braciere in maniera più compatta, garantendo una fumata densa e soddisfacente.

Talvolta, scegliere la giusta tipologia di tritaerba non risulta affatto semplice. In commercio, infatti, esistono moltissimi modelli diversi, adatti ad ogni esigenza. Vediamo quali sono quelli più utilizzati.

Grinder in legno

Normalmente, i modelli in legno sono prodotti artigianalmente. Essi sono composti da due parti, dotate di dentini in metallo. Sono costituiti da una struttura basica e difficilmente contengono anche un terzo compartimento dedicato alla raccolta di resine e kief. Si tratta di grinder unici e molto belli esteticamente, tuttavia presentano uno svantaggio dato proprio dall’artigianalità: sebbene il legno di solito non venga trattato per evitare di alterare il sapore dell’erba, i dentini spesso tendono a perdere la loro affilatura, compromettendo così la macinatura.

Grinder in plastica o acrilico

Queste tipologie di grinder sono tra le più diffuse ed economiche. Sono realizzati in materiale plastico o acrilico, solitamente costituiti da 2 o 3 parti e spesso possiedono l’apposito scomparto per il kief. Anche loro, però, possono comportare uno svantaggio da considerare: l’utilizzo costante può determinare l’usura dei dentini, o addirittura la rottura, rendendoli inutilizzabili.

Grinder in metallo

La maggior parte dei grinder disponibili sul mercato è realizzata in particolari leghe metalliche zincate, in alluminio, titanio e acciaio. Ognuno di questi presenta pregi e difetti, sia in termini di funzionalità che di prezzo. Normalmente i grinder in metallo sono più apprezzati di quelli in plastica o in legno. Essi, infatti, presentano dentini molto più resistenti nel tempo.

Grinder in alluminio

I grinder in alluminio fanno parte della categoria dei tritaerba metallici. Essi si distinguono in particolar modo per la loro leggerezza, la maneggevolezza e una maggiore durata nel tempo. L’alluminio, infatti, permette di progettare grinder di ottima qualità, funzionali ed efficienti. Inoltre, sono molto apprezzati dai consumatori di cannabis grazie anche all’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Grinder in ceramica

I grinder in ceramica sono considerati strumenti “d’élite”. Risultano più difficili da reperire, anche a causa del prezzo non propriamente economico. Essi permettono di realizzare un trito estremamente fine, omogeneo e liscio. La loro capacità di taglio, infatti, è in grado di preservarsi inalterata per lungo tempo. Definito un vero e proprio prodotto di nicchia, il grinder in ceramica è adatto in particolare agli intenditori.

Grinder a manovella

Molto apprezzati dai consumatori di cannabis, questi particolari tritaerba sono dotati di meccanizzazione, attraverso l’utilizzo di una manovella che serve ad agevolare il processo di triturazione dell’erba. La manopola deve essere azionata manualmente e collegata alla corona superiore del tritino. Questa determina un movimento rotatorio applicato alle ghiere di macinazione situate all’interno dello strumento. Si tratta di prodotti utili e funzionali, che non compromettono gusto e qualità.

Grinder in pietra ollare

I tritini realizzati in pietra ollare, come i grinder in legno, non rappresentano una scelta particolarmente efficiente. Essi, infatti, tendono ad essere piuttosto pesanti e poco maneggevoli. Inoltre, a causa di chiodini in legno o metallo poco resistenti, spesso non hanno una lunga durata.

Grinder elettrici

Per chi desidera “lavorare” il meno possibile, invece, sono disponibili i tritaerba elettrici. Normalmente sono caratterizzati da leghe metalliche e alimentati da semplici batterie ricaricabili. Essendo generalmente più grandi, possono disporre anche di una camera per la resina filtrata. Sono in grado di garantire un’alta qualità del trito e una notevole velocità di esecuzione.

Grinder nascosti

Il tritaerba è sempre stato associato ai consumatori abituali di cannabis. Pertanto, per evitare ogni tipo di pregiudizio e optare per uno strumento discreto, sono stati creati i grinder facilmente occultabili. Si tratta di tritini nascosti all’interno di forme originali, che celano la loro reale funzionalità. Sul mercato è possibile trovarli a forma di pallina, di lattina di coca cola, di batteria, ecc.

Grattugie

La grattugia è un’alternativa ai comuni grinder. Si tratta di una griglia metallica seghettata di piccole dimensioni, dove vengono strofinate le infiorescenze. Sicuramente la grattugia risulta piuttosto comoda da portare con sé, tuttavia può risultare più sconveniente per la dispersione della cannabis, non avendo una camera di raccolta.

Come scegliere il migliore

Prima di affrettarsi ad acquistare un grinder, quindi, è necessario valutare quali siano le esigenze personali. Materiali come la ceramica e il titanio sono leggeri, perfettamente resistenti all’usura e in grado di garantire prestazioni ottimali. Tuttavia, hanno un prezzo decisamente più elevato, giustificato dall’efficienza del prodotto. Un buon compromesso è scegliere uno strumento in alluminio o in leghe metalliche, in grado di garantire una buona qualità ad un prezzo inferiore.

E’ sconsigliato, invece, il tritino in plastica o acrilico, così come quello in legno e in pietra ollare. Nel primo caso la qualità non è mai troppo elevata, nel secondo entrambi i materiali risultano piuttosto suscettibili all’usura e non garantiscono una prestazione ottimale.

Meglio scegliere un tritino manuale, meccanico o elettrico? In questo caso la scelta è molto soggettiva e varia in base alle esigenze personali. Coloro che desiderano avere una macinazione sempre omogenea e uniforme, dovranno orientarsi su modelli meccanici ed elettrici. Chi, invece, preferisce la manualità, può optare per un grinder manuale, funzionale e versatile, sebbene richieda qualche minuto in più.

Conclusioni

Abbiamo visto quanto sia importante la scelta del grinder. Ad oggi sul mercato è possibile trovare esattamente quello che soddisfa maggiormente le nostre esigenze, quindi perchè avere fretta? Siamo certi che dopo aver letto questa guida avrai le idee sicuramente più chiare.

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