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Integratori CBD: il cannabidiolo come novel food?

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Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria svolta per quanto riguarda gli alimenti. Il 1° gennaio 2018, infatti, è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2015/2283 sui nuovi alimenti (chiamati novel food), sostituendo il precedente Regolamento (CE) 258/97. Le nuove disposizioni definiscono novel food tutti quei prodotti e sostanze alimentari non consumati in maniera significativa dagli esseri umani nell’UE prima del 15 maggio 1997 e che, quindi, devono essere valutati attentamente per la loro sicurezza, prima di essere autorizzati al commercio. Ma quali sono i novel food? Gli integratori CBD fanno parte di questa nuova categoria di alimenti?

Continuate a leggere per saperne di più!

 

Cosa sono i Novel Food

Il “Novel Food” è diventato un argomento piuttosto dibattuto a partire dal 2018, quando l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha riconosciuto ufficialmente alcune specie di insetti come vero e proprio alimento. Ad oggi, infatti, in molti paesi europei si possono trovare diverse ricette a base di insetti.

Il novel food può includere, quindi, alimenti innovativi o realizzati attraverso nuove tecnologie e processi di produzione. Tuttavia, quando si parla di questi nuovi alimenti, non ci si riferisce esclusivamente agli insetti, ma anche ad alghe, funghi e altre tipologie di alimenti non considerate prima.

In Italia, per approvare un novel food, però, la regolamentazione è piuttosto complicata. Prima di tutto si deve avviare una procedura di accettazione, poi si passa all’attestazione che conferma di trattare un vero e proprio novel food. Infine, seguono autorizzazioni, valutazioni, eventuali obiezioni, per poi arrivare alla reale immissione del prodotto.

Quali caratteristiche devono avere?

Nell’Unione Europea, i principi alla base del Novel Food sono sostanzialmente che deve essere:

  • Sicuro per i consumatori;
  • Etichettato correttamente;
  • Un novel food non deve essere svantaggioso per il consumatore dal punto di vista nutrizionale.

Inoltre, è necessaria l’autorizzazione pre-immissione sul mercato di nuovi prodotti alimentari, sulla base di una valutazione in linea con i principi indicati.

 

Quali nuovi alimenti autorizza la comunità europea?

Con il Regolamento (UE) 2017/2470 della Commissione Europea del 20 dicembre 2017, è stato nominato l’elenco dei nuovi alimenti a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio. Le premesse sono le seguenti:

  • Il regolamento (UE) 2015/2283 stabilisce norme per l’immissione sul mercato e l’utilizzo di nuovi alimenti all’interno dell’UE;
  • A norma dell’articolo 8 del regolamento (UE) 2015/2283, la Commissione deve istituire l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati o notificati a norma del regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio;
  • La lista dei nuovi alimenti si applica salvo altre disposizioni della normativa specifica del settore;
  • Le misure di cui sono conformi secondo il comitato piante, animali, alimenti e mangimi.

I novel food autorizzati dalla Comunità Europea sono indicati in 2 elenchi:

  1. Elenco dei nuovi alimenti autorizzati e requisiti per l’utilizzo e l’etichettatura;
  2. Elenco dei nuovi alimenti autorizzati e specifiche.

Integratori CBD: il cannabidiolo è un novel food?

Ad oggi sono moltissimi i prodotti alimentari che contengono CBD, come ad esempio caramelle, biscotti, tisane, farina, pasta, e tanto altro. Per questo motivo ultimamente il cannabidiolo ha attirato l’attenzione, intensificando la possibilità di normare l’uso alimentare di questa sostanza.

Come molti di voi sapranno, il cannabidiolo (Cbd) è uno dei principali componenti della canapa sativa, una pianta coltivata da più di 10 mila anni grazie alla sua versatilità. Infatti, fornisce materia prima per diversi settori produttivi, come l’industria tessile ed edile, quella alimentare e quella farmaceutica. La canapa, inoltre, è particolarmente apprezzata in quanto cresce velocemente senza l’utilizzo di sostanze chimiche, è in grado di depurare i terreni su cui cresce e anche di catturare le emissioni di anidride carbonica.

Questa pianta è tutt’oggi al centro di controversie per l’effetto stupefacente di alcuni suoi principi attivi (in particolare il THC). Tuttavia, grazie agli studi effettuati, è emerso che ha anche moltissimi effetti benefici sulla salute, legati soprattutto alla presenza del CBD. Le ricerche, infatti, affermano che il cannabidiolo possiede vere e proprie proprietà terapeutiche, in quanto combatte infiammazioni, dolore cronico, nausea, disturbi del sonno, ansia, depressione, epilessia farmacoresistente e malattie degenerative. Il principale vantaggio del CBD è il fatto che sia privo di effetti psicoattivi e psicotropi, al contrario del fratello THC.

Il CBD non è stato utilizzato dall’uomo in maniera significativa prima del 15 maggio 1997, pertanto potrebbe essere considerato un Novel Food, applicando il regolamento UE 2015/22831. Questo prevede che l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) effettui tutti gli approfondimenti necessari prima di nominare un prodotto novel food.

 

Integratori CBD: cosa manca

Nel novembre 2017 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato la non pericolosità del CBD per gli esseri umani. La pubblicazione, avvenuta nel gennaio del 2019, ha convinto l’Onu a rimuovere la cannabis e la resina di cannabis dalla lista delle sostanze stupefacenti, legittimandone (dal dicembre 2020) l’uso a scopo medico-scientifico e reintegrando i cannabinoidi nella farmacopea. Per altri usi, invece, la cannabis resta classificata come sostanza “a rischio”, insieme ad altre sostanze di sintesi.

Nel novembre 2020, la Commissione Europea ha stabilito che il CBD puro può essere qualificato come alimento, purché soddisfi le condizioni previste dalla legislazione UE sui Novel Food e che i prodotti con una percentuale di THC inferiore allo 0,2 non debbano essere sottoposti a controllo internazionale.

A questo punto, per la sua immissione sul mercato europeo serve l’approvazione dell’EFSA.

Cosa dice l’EFSA sugli integratori CBD come novel food

Fino al marzo 2022, la Commissione europea ha ricevuto più di 150 domande per il CBD come novel food, la maggior parte relative al cannabidiolo estratto dalle piante di canapa. Attualmente sono 19 quelle in fase di valutazione da parte dell’EFSA.

Tuttavia, durante gli studi effettuati in laboratorio, il gruppo di esperti su nutrizione, nuovi alimenti e allergeni alimentari dell’EFSA, avrebbe individuato alcuni potenziali rischi di tossicità legati all’assunzione di CBD, sottolineando i suoi possibili effetti negativi su fegato, tratto gastrointestinale, equilibrio endocrino, sistema nervoso e funzioni riproduttive negli animali.

Per questo motivo, in assenza di dati sufficienti relativi all’utilizzo del cannabidiolo negli esseri umani, l’EFSA ha dichiarato che attualmente la sicurezza del CBD come alimento non può essere stabilita definitivamente.

L’Autorità europea ha sottolineato che mentre nell’uso terapeutico gli eventuali effetti collaterali sono tollerati dal momento in cui il beneficio supera l’effetto negativo, questo non accade quando si considera il CBD come alimento. Per ottenere il via libera a questa applicazione, quindi, sono necessari altri studi e una maggiore quantità di dati.

In Europa, quindi, la strada per una precisa regolamentazione della cannabis alimentare è ancora lunga.

Integratori CBD e novel food: in conclusione

All’Europa non è bastato che la Gran Bretagna abbia dato il via preliminare ai prodotti contenenti CBD che saranno iscritti nel catalogo dei Novel Food. Nemmeno la richiesta dell’Oms di escludere da qualsiasi tabella internazionale degli stupefacenti tutti i prodotti contenenti CBD e con THC sotto allo 0,2% è stata conclusiva. L’EFSA, che ha da poco pubblicato un documento, sostiene ugualmente che “la sicurezza del CBD come Novel Food non può attualmente essere stabilita”.

Infatti, pur non considerando pericoloso il consumo di CBD, servono nuovi studi, in particolare sugli effetti del CBD sul fegato, sul tratto gastrointestinale, sul sistema endocrino, sul sistema nervoso e sul benessere psicologico.

Ci auguriamo che la ricerca prosegua e che queste lacune vengano presto colmate. Noi come sempre, vi terremo aggiornati e nel frattempo vi aspettiamo nel nostro sito www.cbdtherapydelivery.it!