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Cannabis: 10 mete per una vacanza da sballo!

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Viaggiare è sicuramente una delle cose più belle al mondo. Perdersi in nuovi paesaggi, gustare nuovi piatti, conoscere nuove culture, sono solo alcuni dei motivi che spingono un individuo a partire. C’è chi sceglie un posto di cultura, di storia, chi desidera solo una bella spiaggia dove rilassarsi, chi preferisce il freddo della montagna, chi cerca un posto solo per divertirsi tra serate e spensieratezza. Ma c’è anche chi è così appassionato del mondo della cannabis che cerca i luoghi più adatti per poter vivere a pieno questa sua passione.

Ecco perchè abbiamo deciso di selezionare per voi le 10 mete turistiche migliori per una vacanza…da sballo! Continua a leggere per scoprirne di più.

Viaggiare per la cannabis

I viaggiatori e amanti della cannabis spesso cercano un equilibrio tra comfort, piacere e nuove avventure. Ad oggi, fortunatamente, nel mondo esistono diversi paesi in cui la marijuana è considerata legale e dove si può fare un’esperienza indimenticabile, assaggiando l’erba migliore. Ovviamente non esiste una varietà migliore in assoluto, esistono erbe di alta qualità, ma il giudizio è strettamente soggettivo. Ad alcuni può piacere la cannabis di Amsterdam, ad altri quella di Praga o di Barcellona. La curiosità è certamente la base per ogni tipo di viaggio, ma cosa c’è di più curioso per un appassionato di cannabis che provare varietà di tutto il mondo?

Ci sono dei veri e propri luoghi di pellegrinaggio per i consumatori di marijuana. Viaggiare in questi luoghi almeno una volta nella vita è qualcosa di veramente entusiasmante. In alcuni paesi, addirittura, parte dell’economia è basata proprio sulle entrate derivanti dal turismo della marijuana, mentre dove la marijuana è ancora illegale, c’è flessibilità per quanto riguarda l’uso personale.

Di seguito abbiamo preparato una lista dei 10 luoghi ideali per il turismo della marijuana, selezionati in base alla loro accettazione culturale, alle leggi, alla loro bellezza e alla loro vita sociale. Buon viaggio!

1. Paesi bassi

Al primo posto non potevamo non inserire i Paesi Bassi e in particolare Amsterdam, una delle città più belle al mondo. Fin dagli anni ’70, la polizia olandese aveva l’ordine di ignorare i “coffeeshop” che vendevano cannabis, purché rispettassero alcune normative specifiche. Nel corso degli anni, queste linee guida sono cambiate. Ad esempio è stato introdotto il divieto di coltivazione a scopi commerciali. Ad ogni modo, i coffeeshop olandesi sono famosi in tutto il mondo. Tantissimi turisti, infatti, scelgono di visitarli per assaggiare le varietà di cannabis più prestigiose.

Si tratta di un importante fonte di turismo e di guadagno per il paese. Alcuni coffeeshop potrebbero non farvi entrare se non siete olandesi, ma la percentuale è molto bassa rispetto a quelli che vendono a tutti i turisti.

2. Spagna

Al secondo posto troviamo la Spagna, paese meraviglioso. Per quanto riguarda la tolleranza verso la cannabis, la Spagna ha scelto un approccio diverso rispetto all’Olanda. I “cannabis social club” di Barcellona assomigliano molto ai coffeeshop di Amsterdam. Tuttavia, la differenza più sostanziale riguarda il modo in cui si accede a questi locali. Mentre qualsiasi adulto con carta di identità può entrare liberamente in un coffeeshop olandese, per entrare nei cannabis club spagnoli, invece, è necessaria una quota d’iscrizione. Quando pagate questa quota, ricevete in cambio le cime di cannabis. In realtà, non state pagando la cannabis, ma state effettuando una “donazione” volta a sostenere i costi di coltivazione no-profit del club.

Tuttavia, i club sono soggetti ad altre restrizioni. Spesso sono situati in aree isolate, lontano dalla vista del pubblico. Talvolta sono ubicati addirittura nell’appartamento di uno dei membri. Le normative che regolano i club variano da regione a regione. Alcune province vietano la loro presenza, pertanto è necessario assicurarsi di visitare le zone della Spagna dove i cannabis club sono autorizzati dalle amministrazioni locali. In molti club anche i visitatori stranieri possono diventare soci, ma in questo caso le leggi sono più restrittive. Il governo catalano che amministra Barcellona, ad esempio, ha approvato una legge che impone un periodo di attesa di due settimane prima che l’adesione al club venga approvata.

A Barcellona le droghe sono illegali, ma solitamente la polizia chiude un occhio per quanto riguarda l’uso personale di marijuana, anche per la strada, non tollerando però chi si dedica allo spaccio. Il possesso, invece, è legale, e se fumate in luoghi chiusi non dovete preoccuparvi.

3. Repubblica ceca

La Repubblica Ceca è ben nota per essere incredibilmente flessibile con le sue leggi sulle droghe. Il Paese, infatti, ha una tolleranza fino ad un massimo di 15 grammi di marijuana o 5 grammi di hashish.

Praga, in particolare, è una città meravigliosa, patria di un’architettura cubista unica, con palazzi e giardini barocchi, cattedrali gotiche, cappelle romaniche e parchi storici. Da non sottovalutare è anche il prezzo della birra, che si può acquistare con meno di 1€ per litro.

Sebbene la marijuana resti illegale su tutto il territorio, Praga è da sempre considerata l’“Amsterdam dell’Est”, grazie alle sue leggi liberali e alle relative politiche, dove gli assuntori abituali di marijuana sono ignorati dalle autorità e tollerati dall’intera popolazione ceca.

La Repubblica Ceca, grazie alle sue leggi sulla droga, tra le più permissive d’Europa, rappresenta uno dei quattro Paesi dell’Unione Europea dove si registra il più alto tasso di crescita, relativo ai consumatori di cannabis. Non a caso, negli ultimi anni è diventata una delle capitali europee più famose per l’erba buona e l’hashish.

4. Giamaica

La Giamaica è da sempre associata alla marijuana, non solo grazie alla religione Rastafariana, che permette ai suoi praticanti di assumere cannabis in qualità di sostanza sacra, ma anche in virtù della musica reggae che ha contribuito a creare un legale solido tra la cannabis e al Paese. Impossibile, infatti, non nominare Bob Marley, artista divenuto icona mondiale.

Il governo giamaicano ha scelto di promuovere la coltivazione di cannabis terapeutica a scopo di ricerca e per la realizzazione di farmaci con obbligo di prescrizione. Il possesso è considerato reato minore solo fino a 56.6 grammi d’erba, mentre l’uso personale è tollerato solo per un massimo di 5 grammi a persona. Qualora si possieda una prescrizione medica per assumere cannabis terapeutica nel Paese di provenienza, è possibile richiedere un permesso locale per consumare liberamente l’erba senza il rischio di spiacevoli inconvenienti.

Tuttavia, la compravendita di cannabis non è ancora legale. Gli abitanti del posto più informati potrebbero comunque aiutarvi a trovare dell’erba di buona qualità, da consumare naturalmente con discrezione.

5. Canada

In questa lista dobbiamo includere anche il Canada, in particolare la città di Vancouver. Il suo primo ministro si è impegnato, infatti, a legalizzare completamente la cannabis terapeutica a livello federale. Oltre ad una cultura della cannabis che dura da secoli, il Canada possiede molte altre attrazioni turistiche.

Il clima oceanico della costa occidentale ha permesso a questa regione di diventare uno dei principali centri della coltivazione di marijuana. Anche prima della legalizzazione, la città di Vancouver consentiva la presenza di vari coffeeshop, nei quali si poteva consumare cannabis liberamente. In realtà essere in possesso di cannabis senza una licenza medica è illegale, tuttavia la polizia solitamente chiude un occhio se si tratta di una quantità al di sotto dei 6 grammi.

Vancouver vanta alcune delle varietà con più alto grado di THC di tutto il Nord America. Tra le varietà più diffuse spiccano l’Orange e la Purple Kush. Inoltre, ci sono numerose trattorie e caffè cannabis-friendly, che consentono di fumare marijuana, nonostante non siano autorizzati alla vendita dei prodotti.

6. Colorado, Stati Uniti

Il Colorado rappresenta il primo Stato dell’Unione ad aver legalizzato la marijuana ricreativa organizzandone addirittura la vendita al dettaglio. Nei negozi in Colorado, infatti, è possibile acquistare liberamente cannabis, sebbene non sia consentito consumarla in loco. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni si stanno sviluppando sempre più spazi dedicati ad ospitare i fumatori di marijuana. In alcune città, come ad esempio Denver, si organizzano veri e propri tour guidati che suggeriscono i migliori locali per assumere cannabis in tranquillità.

Nel Canada e negli Stati Uniti c’è un giorno celebrativo per i fumatori di marijuana, conosciuto come il “420 day”, il 20 di aprile. Durante queste festività, il Colorado è una delle mete più gettonate per i fumatori di marijuana.

Il Colorado è famoso per i suoi paesaggi mozzafiato e offre ben quattro parchi nazionali: Rocky Mountain, Mesa Verde, Great Sand Dunes e Black Canyon. Inoltre, gli amanti dell’arte apprezzeranno anche le visite a musei come il Denver Art Museum e il Clyfford Still Museum.

7. Australia

L’Australia è una delle mete turistiche più amate e ha legalizzato la cannabis terapeutica. La cannabis per uso ricreativo resta illegale e le condanne variano da Stato a Stato. Questa politica è stata fermamente respinta da una città nei pressi dei confini settentrionali con il Queensland. Si tratta della città di Nimbin. La sua comunità locale attrae hippie da ogni parte del continente. Qui, fin dagli anni ’70, la cannabis viene celebrata periodicamente con eventi e consumo libero di marijuana.

Prima che le leggi diventassero più repressive, gli abitanti avevano persino aperto un coffeeshop. Si trattava di un’attività più simile a quelle di Vancouver, che ai coffeeshop di Amsterdam. La cannabis non era venduta apertamente, ma era possibile consumarla. I cittadini di Nimbin sono amichevoli e accoglienti e offrono molti prodotti realizzati con la canapa. Gli edifici vengono pitturati con colori accesi e murales fantasiosi. Sono presenti anche un Nimbin HEMP Bar e la Nimbin Hemp Embassy, dove i turisti possono ottenere tutte le informazioni utili.

8. Danimarca

Anche in Danimarca esiste un quartiere, all’interno della capitale Copenhagen, che sembra isolarsi dal mondo. Si chiama Christiania ed è una comunità anarchica, che vive in un territorio militare abbandonato.

Qui le leggi entrano in vigore solo dopo una votazione democratica. Nelle bancarelle del mercato in “Pusher Street” la cannabis può essere comprata e venduta liberamente. I turisti sono attratti da questa realtà parallela e vengono spesso in questo luogo emblematico per poter assaggiare le diverse varietà di marijuana in completa libertà.

9. Cambogia

Questa località è forse la meno conosciuta, tuttavia la sua popolarità aumenta di giorno in giorno. La Thailandia e il Vietnam sono già mete turistiche molto famose, ma sempre più spesso i turisti scelgono di recarsi anche in Cambogia. Questo Paese è ricco di storia e di templi meravigliosi. Oggi, la nazione assume un atteggiamento molto rilassato nei confronti della cannabis. In Cambogia la marijuana è illegale, tuttavia, sembra che la polizia sia stata istruita a tollerare ed ignorare la sua vendita e/o consumo. Ad ogni modo è importante tenere presente che qui le forze dell’ordine sono note per l’imposizione selettiva del divieto e per le pene molto severe.

In Cambogia, la marijuana viene spesso venduta apertamente nei mercati e a prezzi estremamente vantaggiosi. Nel Paese, infatti, il settore della coltivazione di cannabis è molto diffuso, per questo c’è cannabis in abbondanza. La qualità è molto variabile e la cannabis migliore è destinata all’esportazione. Inoltre, viene spesso usata anche in cucina per preparare varie ricette. Molti locali vendono la “happy pizza“, una pizza cotta con la cannabis che, oltre ad avere un gusto molto saporito, offre anche un potente sballo psicoattivo.

10. Uruguay

Abbiamo tenuto come ultima meta l’Uruguay, in quanto rappresenta il primo e unico Stato nel mondo ad aver completamente legalizzato la cannabis, ampliandone il libero mercato su scala nazionale.

Il mercato, regolato da parte del Governo, offre prezzi nettamente inferiori rispetto a molti altri paesei, come ad esempio il Colorado o Amsterdam, dove un grammo di cannabis legale costa in genere dai 10 ai 30 dollari. In Uruguay il prezzo al grammo è di un solo dollaro.

Cannabis & viaggi: conclusioni

Questa classifica non contiene ovviamente tutte le destinazioni ideali per gli amanti della cannabis, ma vi dà un’idea di dove poter programmare il vostro prossimo viaggio. I Paesi che vi abbiamo nominato sono luoghi incantevoli, offrono paesaggi unici ed esperienze indimenticabili. Non vi resta che scegliere!

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