Carrello
cannabis per depressione

Cannabis per depressione

Indice

Condividi l'articolo!

La depressione è una delle malattie mentali più comuni. Attualmente non esiste un test di laboratorio per la sua diagnosi. Si presenta principalmente tra i 20 e i 30 anni, con un picco tra i 30 e i 40 anni. In questo articolo vi spiegheremo meglio di cosa si tratta e come può essere utilizzata la cannabis per depressione e soprattutto il CBD.

 

Che cos’è la depressione?

Si tratta di uno stato d’animo caratterizzato da sintomi psichici, comportamentali e fisici che gravano sulla vita quotidiana.
Provoca sintomi gravi che influenzano il modo in cui ci si sente, si pensa e si gestiscono le attività di routine, come dormire, mangiare o lavorare.

La depressione può essere diagnosticata quando un paziente ne presenta i sintomi da almeno due settimane. Alcune forme di depressione sono leggermente diverse o possono svilupparsi in circostanze uniche, come ad esempio:

 

  • Il disturbo depressivo persistente, stato d’animo depresso che dura almeno 2 anni;
  • La depressione postpartum;
  • La depressione psicotica, depressione grave unita a qualche forma di psicosi;
  • Il disturbo affettivo stagionale, depressione nei mesi invernali;
  • Il disturbo bipolare, caratterizzato da episodi di umore estremamente basso e da stati
    d’animo estremamente alti.

Cause

La ricerca attuale suggerisce che la depressione è causata da una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici.

Molti fattori possono contribuire alla sua insorgenza, inclusi cambiamenti nei livelli ormonali, particolari condizioni mediche, stress, lutti, abuso di sostanze.

La depressione può verificarsi a qualsiasi età, ma spesso inizia nell’età adulta, anche se molti disturbi cronici dell’umore e dell’ansia negli adulti iniziano come alti livelli di ansia nei bambini.

Specialmente nella mezza età o negli anziani, può coesistere con altre gravi malattie mediche, come diabete, cancro, malattie cardiache e morbo di Parkinson.2

Talvolta i farmaci assunti per queste malattie fisiche possono causare effetti collaterali che contribuiscono alla depressione.

Sintomi

Secondo l’Associazione degli psichiatri americani, la depressione è caratterizzata da “un profondo senso di angoscia o una marcata perdita di interesse per attività che solitamente danno piacere”.

I principali sintomi associati alla malattia includono:

  • Senso di disperazione e inutilità
  • Perdita di interesse per le attività sociali e quotidiane
  • Cambiamenti nell’appetito
  • Insofferenza e irritabilità
  • Stanchezza cronica
  • Apatia
  • Dolori inspiegabile
  • Inspiegabili accessi di pianto e collera
  • Mancanza di appetito o tendenza a mangiare troppo
  • Incapacità di concentrarsi, ricordare o prendere decisioni
  • Sonno eccessivo o insonnia
  • Pensieri suicidi
  • Sbalzi d’umore
  • Perdita di interesse per il sesso
  • Sentimenti di colpa, inutilità o impotenza

Non tutti coloro che sono depressi sperimentano ogni sintomo. Alcune persone ne avvertono solo pochi, mentre altre possono sperimentarne molti.

La gravità, la frequenza dei sintomi e la loro durata variano a seconda dell’individuo. I sintomi possono anche variare a seconda dello stadio della malattia.

Cannabis per depressione: come può aiutare il CBD?

Normalmente, la cura della depressione prevede una terapia di combinazione che associa un trattamento farmacologico ad un trattamento psicoterapico. I farmaci più comunemente prescritti sono i cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Anche se sembrano essere sicuri antidepressivi, molte persone avvertono importanti effetti collaterali come:

  • nausea
  • diarrea
  • agitazione
  • insonnia
  • cefalee
  • diminuzione del desiderio sessuale
  • aumento di peso

Il sistema endocannabinoide nel nostro cervello ha la possibilità  aiutarci ad equilibrare l’umore, influenza la ricerca di gratificazione e contribuisce a mantenere un equilibrio nel corpo riducendo lo stress, regolando il sonno e l’appetito. La depressione può incidere negativamente sul sistema endocannabinoide.

Alcuni ricercatori dell’Università di Buffalo hanno scoperto che l’uso del cannabidiolo per ripristinare le funzionalità di questo sistema può aiutare a stabilizzare l’umore e a trattare la malattia.

CBD e depressione: cosa dice la scienza

Attualmente le ricerche scientifiche sulla cannabis per depressione sono ancora poche. Tuttavia la scienza ha appreso ampiamente gli effetti singoli di THC e CBD.

Un nuovo studio, pubblicato dall’Università del Messico e Releaf App sullo “Yale Journal of Biology and Medicine”, ha confermato l’efficacia della cannabis per il trattamento della depressione.

Lo studio è stato condotto negli Stati Uniti chiedendo a 1.819 individui di fornire risposte anonime. Ne sono state raccolte un totale di 5.876. I soggetti selezionati seguivano una terapia contro la depressione che prevedeva l’utilizzo di cannabis e un tracciamento tramite la Releaf App, che consente di seguire i pazienti e di analizzare il grado e il tipo di sollievo. In media i pazienti hanno segnalato un miglioramento dei sintomi di circa 4 punti su una scala da 0 a 10 nei momenti immediatamente successivi al consumo di cannabis.

La ricerca ha evidenziato, inoltre, che le infiorescenze con livelli alti di THC hanno apportato ai pazienti un’immediata riduzione di sensazioni negative: si è ridotta l’intensità della depressione.
Tuttavia, è emerso che la portata degli effetti positivi dipende dalle proprietà delle singole varietà della pianta di cannabis. Alcuni individui (1 su 5) dopo aver consumato infiorescenze con alti livelli di THC riscontravano alcuni effetti negativi, come la mancanza di motivazione. Tuttavia, tutti i soggetti che hanno partecipato allo studio hanno dichiarato di aver avuto sensazioni positive come felicità, ottimismo, serenità e rilassamento.

CBD e depressione: controindicazioni e dosaggio

La differenza degli effetti è data principalmente dalla concentrazione di THC presente nella cannabis. E’ questo principio attivo, infatti, che può causare effetti psicotropi. Tuttavia, la cannabis a scopo terapeutico non andrebbe comunque somministrata a chi ha problemi al cuore, in quanto potrebbe causare tachicardia. Altri effetti collaterali possono essere alterazione dell’umore, ansia, secchezza della bocca, rossore degli occhi e alterazione del sonno.

Il dosaggio consigliato è da 3 a 45 mg di CBD da assumere quotidianamente. Anche il CBDA grezzo è risultato utile al trattamento. In ogni caso, è opportuno consultare il proprio medico prima di iniziare ad assumere cannabis per la depressione.