Secondo gli studi effettuati negli ultimi anni, il CBD (o cannabidiolo) avrebbe degli effetti benefici sul dolore. La sensazione di dolore è differente per ogni individuo e può essere condizionata anche da altri fattori esterni. Talvolta la gestione del dolore può essere difficile e può compromettere seriamente le normali azioni quotidiane. I farmaci antidolorifici convenzionali, oltre a non essere sempre efficaci, hanno molti effetti collaterali. Per questo motivo si cercano sempre di più delle alternative quanto più naturali possibili e con poche controindicazioni. Il CBD per la terapia del dolore è sicuramente al centro dell’attenzione, grazie alle sue proprietà benefiche.
Ma vediamo quali sono le caratteristiche che rendono il cannabidiolo un antidolorifico efficace e in quali casi è indicato il suo utilizzo.
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CBD per la terapia del dolore: come agisce il cannabidiolo
Molti di voi avranno già sentito parlare del sistema endocannabinoide. Si tratta di una rete all’interno del nostro corpo, composta da milioni di recettori che interagiscono con i cannabinoidi, ricevendo e trasportando le informazioni. Il sistema endocannabinoide (SEC) serve a regolare moltissime funzioni fisiologiche.
Il CBD è un fitocannabinoide che agisce indirettamente sui recettori di questo sistema, andando ad equilibrarlo per ristabilire l’omeostasi. Il cannabidiolo, infatti, non agisce in una parte specifica del corpo, ma va a modulare l’intero sistema endocannabinoide quando è presente uno scompenso.
Ad oggi conosciamo oltre 100 cannabinoidi della canapa light, tutti con profili ed effetti diversi. Secondo gli esperti, tutti avrebbero la capacità di interagire in qualche modo con il SEC, che ha il compito di regolare le funzioni corporee legate a metabolismo, appetito, umore, ansia e percezione del dolore. Tuttavia, non è ancora chiaro come avvenga questa interazione.
Cos’è il dolore
Il dolore è una sensazione provocata dall’attivazione di specifiche fibre nervose, che trasmettono segnali al cervello, dove questi impulsi vengono elaborati. Esistono diverse tipologie di dolore, che variano in intensità e durata:
- Dolore acuto: compare improvvisamente ed è di breve durata. È spesso legato a un trauma, un intervento chirurgico o un’infezione. Generalmente può essere gestito con farmaci analgesici.
- Dolore cronico: persiste nel tempo ed è più difficile da trattare. Può derivare da condizioni come l’artrite, il cancro, la fibromialgia o la nevralgia. Questo tipo di dolore può influire negativamente sulla qualità della vita e portare a disturbi emotivi come ansia e depressione.
Cosa dice la scienza
Come vi abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, la scienza si è focalizzata molto sul CBD per la terapia del dolore. Tuttavia, le ricerche necessitano di nuovi approfondimenti per confermare tutte le potenzialità del cannabidiolo. Nel frattempo vi riportiamo i risultati di alcune indagini effettuate proprio sul trattamento del dolore con il CBD.
Infiammazione
Uno studio del 2019 ha analizzato il potenziale effetto antinfiammatorio del CBD, osservando il suo impatto sulla riduzione dello stress ossidativo. Sebbene i dati siano ancora preliminari, la ricerca suggerisce che il CBD possa agire sul sistema endocannabinoide (SEC), contribuendo alla regolazione della risposta infiammatoria.
Artrite
L’artrite è una patologia che colpisce milioni di persone e provoca dolore, gonfiore e rigidità articolare. Uno studio del 2016 ha esaminato l’efficacia del CBD nel trattamento dell’artrite su modelli animali, applicando un gel topico a base di cannabidiolo per quattro giorni. I risultati hanno mostrato una riduzione significativa dell’infiammazione e del dolore.
Dolore neuropatico
Questa forma di dolore è legata a danni ai nervi e si manifesta con formicolio, alterazioni della sensibilità e dolori lancinanti. Una ricerca del 2018 ha analizzato l’uso del CBD e del THC per il trattamento dei disturbi neurologici, sottolineando la necessità di ulteriori studi per valutare la sicurezza e l’efficacia di questi cannabinoidi.
Dolore oncologico
Nel 2009 una ricerca pubblicata sul “Journal of Pain and Symptom Management” si è concentrata su alcuni pazienti malati di cancro affetti da dolore cronico resistente alle cure farmacologiche convenzionali. Gli studiosi hanno somministrato ai soggetti estratti di THC e CBD. L’uso di entrambi i cannabinoidi ha avuto effetti positivi sul dolore e, secondo i ricercatori, vale la pena effettuare ulteriori studi e approfondimenti.
Sclerosi multipla
Nel 2005, una ricerca pubblicata su Neurology ha valutato l’uso di spray contenenti CBD e THC su un gruppo di pazienti con sclerosi multipla che soffrivano di dolori persistenti. I risultati hanno indicato una riduzione del dolore e un miglioramento della qualità del sonno, con effetti collaterali lievi come secchezza delle fauci e sonnolenza.
Come usare il CBD per la terapia del dolore
Attualmente in commercio sono disponibili diversi prodotti al CBD. A seconda delle proprie necessità, quindi, è possibile scegliere il miglior metodo di somministrazione.
CBD per uso topico
Balsami, creme e lozioni al CBD sono prodotti ad uso topico, ossia da applicare direttamente sulla pelle. Questo metodo ha il vantaggio di interessare solo l’area in cui viene applicato il prodotto. Questo rende i prodotti ad uso topico ideali per chi cerca un trattamento per una zona specifica del proprio corpo.
CBD per via orale e sublinguale
Oli, tinture e spray al CBD si assumono per via orale o sublinguale (cioè si applicano sotto la lingua). Questi ultimi consentono al cannabidiolo di entrare direttamente nel flusso sanguigno, accelerando gli effetti. L’assunzione per via orale, invece, normalmente ha effetti più duraturi. Tuttavia, poiché il CBD deve prima raggiungere l’apparato digerente, è necessario più tempo perchè gli effetti siano visibili.
Vaporizzazione
La vaporizzazione è diventata un metodo molto utilizzato per assumere il CBD e anche uno dei più apprezzati. In questo modo, il CBD raggiunge il flusso sanguigno attraverso gli alveoli polmonari. La vaporizzazione è senza dubbio più sicura del fumo, tuttavia rimangono alcuni dubbi che richiedono studi più approfonditi circa la sicurezza.
Effetti collaterali del CBD
Il CBD è generalmente ben tollerato, ma può causare alcuni effetti indesiderati:
- Alterazioni dell’appetito: alcune persone possono sperimentare un aumento della fame, mentre altre una riduzione dell’appetito;
- Vertigini: in rari casi, alcuni utilizzatori segnalano episodi di vertigini, probabilmente legati a cambiamenti nella pressione sanguigna;
- Diarrea: soprattutto con l’assunzione di olio di CBD a stomaco vuoto;
- Affaticamento: il CBD può indurre una sensazione di rilassamento profondo, che può portare a una lieve sonnolenza;
- Bocca secca: una lieve disidratazione è comune con l’uso di cannabis, quindi è consigliato mantenere una buona idratazione;
- Riduzione della pressione sanguigna: alcuni studi indicano che il CBD può abbassare la pressione, riducendo la risposta allo stress;
- Mal di testa: soprattutto nei nuovi utilizzatori, probabilmente dovuto a una reazione dell’organismo all’assunzione della sostanza.
Il CBD interagisce con altri farmaci?
Il CBD può interferire con il metabolismo di alcuni farmaci, poiché agisce sugli enzimi epatici responsabili della loro scomposizione. In particolare, può influenzare i seguenti farmaci:
- Anticonvulsivanti
- Immunosoppressori
- Antipsicotici
- Antidepressivi
- Oppioidi
- Calcio-antagonisti (utilizzati per l’ipertensione)
Se si assumono questi farmaci, è importante consultare un medico prima di iniziare un trattamento con CBD per evitare possibili interazioni negative.
Il nostro olio di canapa antidolorifico DOIL
Noi di CBD Therapy vi offriamo l’olio di canapa antidolorifico DOIL, una formulazione esclusiva pensata per offrire un sollievo naturale e duraturo dai dolori articolari e muscolari. Questo olio unisce i benefici dell’olio di canapa alle proprietà terapeutiche di estratti naturali selezionati, creando un prodotto efficace e versatile. Il prodotto contiene al suo interno i seguenti ingredienti:
- Estratto oleoso in olio di Canapa di Harpagophytum procumbens (Artiglio del diavolo): 14,50g
L’Artiglio del Diavolo è ampiamente riconosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, ed è particolarmente efficace nel trattamento dei dolori muscolari e articolari. Infuso in olio di canapa, aiuta a ridurre il dolore associato a condizioni croniche come l’artrite, favorendo il benessere articolare e migliorando la mobilità; - Estratto oleoso in olio di Canapa di Curcuma longa (Curcuma): 14,50g
La curcuma, nota per i suoi potenti effetti antinfiammatori grazie al suo principio attivo curcumina, aiuta a ridurre l’infiammazione e il gonfiore. In combinazione con l’olio di canapa, amplifica le sue proprietà antiossidanti, contribuendo a contrastare i dolori cronici e a promuovere la salute delle articolazioni e dei tessuti; - Olio essenziale di limone: 0,5g
L’olio essenziale di limone, rinfrescante e tonificante, svolge un’azione sinergica migliorando la circolazione e favorendo l’assorbimento degli altri ingredienti attivi. Il suo profumo agrumato aggiunge una piacevole sensazione di freschezza, rendendo l’olio più efficace e confortevole nell’uso quotidiano.
L’olio di canapa antidolorifico Doil è disponibile anche nel Box Dolori articolari, insieme al Balsamo Lenitivo CBD, una crema lenitiva riscaldante al CBD, perfetta per alleviare dolori muscolari e articolari, tra cui cervicali, tensioni articolari, tendiniti, contratture muscolari etc. Ideale per chi cerca un sollievo rapido e flessibile e adatto anche per il post sport.
In conclusione
Che il CBD sia un antidolorifico potente naturale e sicuro è certo. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato che si tratta di un prodotto non pericoloso per la salute pubblica, ma, anzi, un aiuto promettente dal punto di vista terapeutico. Sicuramente sarà necessario attendere altri studi clinici per avere ulteriori conferme e soprattutto per comprendere meglio come il cannabidiolo agisca con il nostro sistema endocannabinoide.
Nel frattempo, se siete appassionati del mondo della cannabis e del CBD, vi aspettiamo nel nostro canapa Shop, dove troverete le migliori genetiche di erba legale e tanti altri prodotti!
Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi.
Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.
Domande frequenti sul CBD per la terapia del dolore
Quanto CBD per i dolori?
Chi può prescrivere il CBD?
In Italia, la prescrizione di CBD può essere effettuata da un medico, sia specialista che di medicina generale, purché il professionista sia iscritto all’Ordine dei Medici. La prescrizione del CBD come farmaco viene solitamente effettuata nel contesto di cannabis terapeutica, dove può essere prescritto per trattare condizioni come dolore cronico, epilessia resistente ai farmaci, sclerosi multipla, nausea da chemioterapia e altre condizioni specifiche.
In generale, il medico può decidere di prescrivere prodotti a base di cannabidiolo puro (come Epidiolex) o miscele contenenti sia CBD che THC (come il Sativex), a seconda della patologia e delle esigenze del paziente.
Quanto tempo ci mette il CBD a fare effetto?
- Sublinguale: 15-30 minuti:
- Inalazione: 2-10 minuti;
- Orale: tra 30 minuti e 2 ore;
- Topico: effetti locali in 15-45 minuti.