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CBD vs dipendenza da nicotina: basta sigarette!

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La dipendenza da nicotina rappresenta un serio problema per la salute pubblica. Si tratta, infatti, di uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il fumo di tabacco è la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. Questo dovrebbe bastare per far smettere di fumare. Tuttavia sappiamo bene che nella realtà non è così semplice. C’è una sostanza, però, che potrebbe aiutare ed è il CBD.

In questo articolo vi parleremo di come il cannabidiolo potrebbe aiutarvi ad eliminare definitivamente le sigarette. Continuate a leggere per saperne di più!

Cos’è la dipendenza da nicotina

La dipendenza da nicotina è l’incapacità di un fumatore di smettere di fumare. La nicotina è una sostanza, contenuta nel tabacco, capace di indurre sensazioni temporanee di benessere. Tuttavia, genera una forte dipendenza che con il tempo può causare danni gravissimi alla salute. La dipendenza è dovuta all’aumento, da parte della nicotina, della secrezione dei neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore e del comportamento, come per esempio la dopamina. Secondo alcuni studi, la dipendenza da nicotina è da considerarsi al pari di quella da alcool e di altre droghe e la sua mancata assunzione provoca gravi crisi di astinenza. I sintomi che possono comparire sono:

Il CBD può aiutare a smettere di fumare tabacco?

Il cannabidiolo, a differenza di altri cannabinoidi presenti nella cannabis, non ha effetti psicoattivi. Esso viene utilizzato soprattutto come rimedio ansiolitico, analgesico e antinfiammatorio. Secondo i primi dati emersi dalle ricerche, il CBD sembra avere anche proprietà anti-tabacco. Il cannabidiolo, infatti, aiuterebbe a ridurre notevolmente l’ansia derivante dall’astinenza da nicotina. Inoltre, il CBD agisce direttamente sul sistema endocannabinoide regolando le funzioni dei vari recettori presenti.

Cosa dice la scienza

Diverse ricerche hanno dimostrato come l’uso di sigarette sia associato a dei bias attentivi. Un bias attentivo si verifica quando una persona associa uno stimolo ad un’azione. Ad esempio molti fumatori hanno lo stimolo di fumare la prima sigaretta della giornata assieme al caffè mattutino. Il cervello impara, così, ad associare lo stimolo di fumare a determinate azioni quotidiane.

Si tratta certamente di un campo di ricerca piuttosto nuovo, tuttavia ci sono già alcune ricerche riguardanti l’uso del CBD per smettere di fumare. Alcuni studi scientifici condotti all’University College di Londra (UCL) hanno dimostrato che il CBD è utilissimo per smettere di fumare, e permette di farlo in maniera più veloce rispetto ad altri metodi.

Il primo studio è stato fatto nel 2013 e ha avuto risultati molto promettenti. La ricerca ha coinvolto 24 fumatori: a 12 di loro è stato somministrato CBD per via inalatoria, agli altri 12, invece, è stato somministrato placebo. L’esperimento, durato una settimana, ha evidenziato come i pazienti che erano sotto trattamento con CBD hanno ridotto il loro uso di tabacco del 40%, una differenza significativa rispetto al gruppo a cui è stato somministrato solo il farmaco placebo (12-15%). Gli esperti hanno concluso che si tratta di un problema psicologico piuttosto che fisiologico.

Un altro interessante studio del 2018 rafforza i risultati ottenuti nel 2013. In questo caso è stato utilizzato un campione di 30 fumatori con dipendenza da nicotina, ai quali sono stati somministrati 800 mg di CBD o placebo. I dati emersi hanno dimostrato che una dose di 800 mg di CBD aiuta a ridurre l’attrazione per il tabacco, soprattutto nei periodi di astinenza. I soggetti che hanno ricevuto la dose di placebo hanno riscontrato addirittura aumento del desiderio di nicotina. Il cannabidiolo, invece, ha agito diversamente, attenuando sia l’attenzione verso la nicotina che la gradevolezza degli stimoli ad essa legati.

Come usare il CBD per combattere la dipendenza da nicotina

Ci sono diversi modi per usare il CBD per smettere di fumare. La maggior parte utilizza l’olio CBD, da aggiungere a tisane, succhi di frutta, o semplicemente versato sotto la lingua per un rapido assorbimento. Tuttavia, sappiamo bene che la dipendenza da tabacco non è solo la dipendenza fisica dalla nicotina, ma è l’abitudine al gesto di fumare che impedisce a molti di smettere.

Per questo motivo, esistono altri metodi di assunzione, come i fiori di canapa ricchi di cannabidiolo o gli E-liquidi CBD. Dal punto di vista della salute l’uso di vaporizzatori è più consigliato rispetto al fumo dei fiori, poiché non si verifica alcuna combustione. I vaporizzatori permettono di riprodurre i gesti delle sigarette, evitando però gli effetti negativi che esse hanno per l’organismo. Inoltre, in commercio si possono trovare molti prodotti alimentari ricchi di CBD, come capsule, gomme da masticare e dolci.

Conclusioni

Per molti smettere di fumare sembra un compito arduo e lo è. Non è facile staccarsi da qualcosa che psicologicamente ci fa stare bene. Ma i danni fisici che il fumo di una sigaretta può causare superano di gran lunga la temporanea sensazione di piacere. Non aspettare che il tabacco danneggi in maniera irreparabile il tuo corpo, prova con il CBD!

Certamente sarà necessario attendere nuove ricerche per avere risposte più precise a riguardo, ma i dati emersi fino ad oggi possono solo incoraggiare ad approfondire gli studi.

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