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Il Primo Ministro albanese Edi Rama ha inviato a tutti i cittadini maggiorenni un questionario, contenente anche una domanda sulla cannabis medica. Rama ha voluto chiedere l’opinione della popolazione su questo argomento così dibattuto. Vuole sapere, infatti, se i cittadini sono favorevoli alla legalizzazione della cannabis medica. Il Primo Ministro ha ottenuto finora la risposta di quasi 290mila albanesi, grazie anche ai suoi continui inviti alla partecipazione lanciati tramite i suoi canali social.
Cannabis medica: Rama invita i cittadini a dare la loro opinione
Il 13 febbraio Rama ha scritto sulla sua bacheca Facebook “Vi invito tutti a dare la vostra opinione, in questo processo decisionale che si sta sviluppando per la prima volta ed è aperto ad ogni albanese, indipendentemente dal credo politico e dalla località”. Il 15 febbraio ha aggiunto “Chi non è ancora coinvolto si unisca a 284,214 cittadini, che hanno dato le loro risposte a 12 domande rivolte dal governo albanese nel questionario del Consiglio Nazionale”. Con queste parole Rama ha dimostrando grande interesse per l’opinione della popolazione. Egli ha pubblicato insieme ai post anche molte immagini che ritraggono i postini mentre consegnano i moduli.
In molti paesi, compresa l’Italia (vedi referendum del 15 febbraio 2022), i pazienti sono costretti a scendere in piazza per cercare di farsi ascoltare dalla politica, spesso senza successo. In Albania, invece, l’uso della Cannabis medica è preso molto seriamente ed è la politica che interroga i cittadini, non viceversa.
La cannabis in Albania
La cannabis in Albania gode di una forte popolarità da decenni. In passato erano i giovani greci che portavano all’interno dei confini albanesi l’erba per venderla. Oggi, al contrario, sono proprio i trafficanti locali che usano le imbarcazioni per portare il loro prodotto in territorio straniero.
L’Albania, infatti, è uno dei maggiori produttori di Cannabis illegale in Europa. Gli interventi del Governo per ridurre la coltivazione non sono mai andati a buon fine. Allo stesso tempo, come affermano organizzazioni di monitoraggio internazionale, l’industria della cannabis ha generato profitti illeciti per gran parte della società. Questo a partire dagli abitanti che coltivano i raccolti per i gruppi criminali organizzati che poi la contrabbandano all’estero e la vendono in tutta l’Unione Europea. Durante il periodo di punta della coltivazione 2016-2017, si stima che l’economia della cannabis abbia generato 2,2 miliardi di euro.
In Albania l’uso industriale della canapa era consentito negli anni ’70 e ’80. Tuttavia l’industria ha iniziato a crollare negli anni ’90 e nel 2000 il governo albanese ha classificato la canapa come narcotico. Nel 1994, infatti, la cannabis è stata elencata come droga controllata quando il governo ha stabilito la “Legge sulle sostanze stupefacenti e psicotrope“. Successivamente, nel 1995, è stato creato il codice penale della Repubblica d’Albania, che vieta l’uso, la produzione e il commercio di stupefacenti. Sebbene la cannabis non fosse specificatamente nominata, il governo aveva affermato che rientrava nella definizione di narcotici.
Lo stesso governo aveva discusso la legalizzazione della cannabis nel 2016, ma da allora non ci sono stati provvedimenti. Oggi, grazie a Edi Rama, la questione cannabis potrebbe finalmente cambiare rotta.
Cosa dice il quesito sulla cannabis medica
Tutti gli albanesi maggiorenni hanno la possibilità di sostenere o meno la legalizzazione, oppure affermare di non essere in grado di esprimere un giudizio in merito. I cittadini possono inviare le loro risposte per posta ordinaria oppure online. Queste, dopo essere state analizzate ed elaborate, saranno rese pubbliche.
E’ tempo di fare un passo avanti
“Credo che noi albanesi abbiamo l’opportunità di andare avanti molto più velocemente, ascoltandoci senza essere separati nelle vecchie trincee politiche che promuovono la divisione, contro l’interesse delle nostre famiglie” ha sottolineato il Primo Ministro, continuando “È tempo di lasciarsi alle spalle i conflitti politici per fare grandi passi avanti, condividendo insieme decisioni importanti“.
Tuttavia, attualmente lo stato sembra favorevole a riformare la sua legislazione sulla cannabis, seguendo alcuni modelli europei che promuovono la legalizzazione.